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venerdì 30 agosto 2013

TERNI, PERUGIA: Casapound affigge striscioni contro la guerra a Damasco

“Un attacco occidentale sarebbe solo un gigantesco regalo al terrorismo”

 Roma, 30 agosto -
  “Con la Siria, contro il terrorismo. No alla guerra”: questo il messaggio di CasaPound Italia consegnato agli striscioni affissi nella notte dai militanti del movimento in 50 città per protestare contro l'imminente attacco occidentale contro Damasco. “La scelta di un'escalation militare contro la Siria – spiega Cpi in una nota – è folle e ingiustificata, poiché finirà per favorire solo le milizie terroriste, i militanti di Al Qaeda, i tagliagole fanatici che aspirano a fare della regione un califfato feudale. Perché queste sono le vere forze in campo contro il presidente Assad, altro che opposizione democratica”. Per CasaPound “la strage del 21 agosto avvenuta a Damasco con un presunto attacco chimico non può giustificare alcuna aggressione, dato che le prove su una responsabilità governativa sono state fornite esclusivamente da un altro attore geopolitico della regione che ha interessi a destabilizzare la Siria e comunque non sono state vagliate da alcun organo terzo. Sappiamo, in compenso, che Carla Del Ponte, membro della commissione d’indagine sulla violazione dei diritti umani in Siria e non certo sospettabile di simpatie assadiste, ha confermato in passato l'uso di armi chimiche da parte dei sedicenti ribelli”. Per queste ragioni, CasaPound Italia afferma che “un'eventuale azione militare sarebbe da considerarsi una aggressione immotivata e irresponsabile a uno Stato sovrano, peraltro preparata snobbando ostentatamente quella legalità internazionale che a quanto pare è sacra e inviolabile solo quando ad aggirarla sono i cosiddetti Stati canaglia. Da parte nostra – conclude Cpi – non possiamo che augurarci che questo gigantesco aiuto al più feroce terrorismo internazionale non giunga in porto, che gli Stati sovrani, tanto più se portatori di un modello laico e sociale, vengano rispettati e che il Mediterraneo tutto cessi di essere la riserva di caccia di forze esterne e mestatori vari”.



domenica 11 agosto 2013

TERNI: Casapound ricorda le vittime dei bombardamenti anglo-americani

Terni, 11 Agosto - "Anche quest'anno CasaPound Italia Terni ricorda le vittime dei bombardamenti dei B-25 Americani della US-B17, che dalle ore 10.29 dell' 11 agosto del 1943 cominciarono a far piovere morte dal cielo". 

Lo afferma Piergiorgio Bonomi, responsabile della sezione ternana di Cpi, che nella giornata di oggi ha deposto una corona di fiori presso la lapide monumentale del cimitero di Terni, posata in memoria dei bombardamenti.

"Al primo bombardamento i negozi erano tutti aperti - prosegue Bonomi - la gente si affollò fuori dai rifugi, molti dei quali molto più simili a trappole, tant'è vero che in quello di via Carrara un ordigno uccise tutte le persone che si trovavano all'interno, e stessa sorte tocco a tutti quelli che presi dal panico si accalcavano alle porte. 
I bombardamenti americani furono veri e propri atti di terrorismo che rientravano nella drammatica strategia del 'Moral Bombing' inventata da Churchill, e portata avanti anche dall'esercito a stelle e strisce. Colpivano la città mirando volontariamente la povera gente, le donne e i bambini, come dimostrano gli orari 'preferiti' per compiere queste stragi programmate, ovvero le 10.30, che corrispondeva con l'orario del mercato; ogni luogo dove si accalcavano le persone che per motivi personali non avevano avuto la fortuna di essere sfollati, erano obiettivi per l'aviazione terroristica americana. La prima incursione venne fatta in due ondate: la prima costituita da 12 apparecchi, iniziata alle 10.29 e terminata alle 10.34, e la seconda alle 12.00; alle 13.30 le sirene rimaste in funzione suonarono il cessato allarme. Mille persone morirono. La città subì in tutto 55 bombardamenti pesanti ed altrettante incursioni aere che fecero lievitare la cifra dei morti civili"

"CasaPound Italia Terni - conclude Bonomi - porterà ogni anno fiori sulla lapide di quelle persone che pensavano, firmato l'armistizio, di aver visto la fine delle guerra. Per Terni invece la guerra, quella vera, cominciò l'11 agosto del 1943".





PERUGIA: Case popolari di Villa Pitignano, Casapound di nuovo in strada.

Perugia, 7 agosto. Nuovo blitz di CasaPound Italia Perugia presso le case popolari di Villa Pitignano, dove i militanti del movimento hanno affisso uno striscione riportante la scritta: "case popolari non per gli italiani  ". Neanche un mese fa, CasaPound Italia aveva espresso il proprio disappunto circa il metodo di assegnazione  delle  case popolari in questione, affermando che di fatto tale metodo avrebbe discriminato gli italiani  dalle graduatorie.   "Torniamo a farci sentire sull'argomento - afferma Antonio Ribecco, responsabile di Cpi Perugia - a pochi giorni dalla pubblicazione delle graduatorie. Non siamo affatto contenti di aver avuto ragione :   di 20 alloggi infatti, solo 8 sono stati assegnati a famiglie italiane, a dimostrazione del fatto che con dei criteri di assegnazione così assurdi, viene favorito chi lavora in nero ed ha quindi un reddito quasi nullo, o chi ha un alto numero di prole e già fruisce quindi di molte altre agevolazioni".   "Il nostro non e' un discorso di razzismo - aggiunge Ribecco - ma di priorità; pensiamo infatti che le famiglie italiane aventi diritto all'ingresso in graduatoria, quelle famiglie che con molti sacrifici riescono  ad essere in regola con la legislazione del nostro paese, debbano essere favorite rispetto a chi non lo è, o per lo meno avere le stesse possibilità di famiglie non italiane aventi pari requisiti"   "Da settembre - conclude Ribecco - partiremo con un raccolta firme in tutta la regione per richiedere la modifica dei criteri di assegnazione delle case popolari, in modo da dare voce ai tanti perugini stanchi di vedersi scavalcare in tutte le graduatorie nonostante siano in linea con i requisiti richiesti, e che ogni giorno si rivolgono al nostro movimento chiedendoci di fare qualcosa insieme per poter cambiare la situazione.