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domenica 22 settembre 2013

TODI: Casapound protesta contro l'ubicazione del depuratore.

Todi, 21 Settembre - Azione Goliardica di CasaPound Todi, che nella giornata di oggi ha affisso uno striscione con scritto: "Per noi il depuratore va bene qui", nei pressi dell'abitazione del Primo cittadino della città. Il riferimento è alla delicata situazione della scelta del luogo dove verrà realizzato il nuovo depuratore cittadino, che si ergerà nella zona della Cascianella, a ridosso di uno dei quartieri più popolosi di Todi.
"I nostri tecnici - afferma Andrea Nulli, responsabile di Cpi Todi - hanno scelto questo sito per la realizzazione del depuratore: una scelta la nostra che non porterà nessun vantaggio tecnico nel funzionamento, anzi semmai il contrario, una scelta fatta esclusivamente per interessi 'occulti', come pare essere quella che ha fatto si che la 'Cascianella' sia il luogo predestinato alla realizzazione del nuovo depuratore. Siamo quindi sulla stessa lunghezza d'onda dei tecnici quelli veri, cambia solo il quartiere, il bacino di cittadini che si troveranno di fronte ad un nuovo panorama affacciandosi dalla finestra, e gli interessi. Resta solo il problema di dover rendere conto alle persone che per motivi squisitamente tecnici, diremo, si troveranno un depuratore sotto il balcone; ma a questo penseremo poi, magari alle prossime elezioni".


PERUGIA: Casapound riqualifica il Parco della Verbanella.


Perugia, 21 Settembre - "Abbiamo scelto questo parco perché è il simbolo della Perugia che muore". Lo afferma Antonio Ribecco, responsabile di CasaPound Perugia, subito dopo la riqualifica da parte dei militanti e dei simpatizzanti del movimento, di una zona del parco della Verbanella.

"Questo parco nonostante l'impegno costante di un volontario che ogni mattina raccoglie le immondizie varie continua Ribecco - tristemente famoso per lo spaccio di eroina e per le morti per overdose, è il punto d'inizio di una serie di azioni che ci impegneranno nella riqualifica di altri parchi della città abbandonati al degrado; non un'azione simbolica, ma una bonifica di quelle zone che la noncuranza della nostra amministrazione comunale e di alcuni fruitori dei parchi stessi, ha fatto si che i nostri figli siano costretti a giocare tra siringhe e rifiuti abbandonati".

"La caratteristica dei ragazzi di Cpi - conclude Ribecco - è quella di rimboccarsi le maniche e darsi da fare, senza perder tempo in sterili proteste fini a se stesse. È soprattutto dai più giovani che deve partire la spinta per rendere Perugia più viva e sicura, spetta a noi ascoltare e supportare in ogni momento le necessità e le richieste dei cittadini, visto che il nostro caro sindaco si dimostra aperto al dialogo solo ora ad elezioni imminenti.






PERUGIA: Blocco Studentesco contro il "caro mobilità"

Perugia, 11 settembre - Azioni contro gli aumenti dei biglietti e degli abbonamenti di Umbria Mobilità: "Anche quest'anno non possono mancare biglietti e abbonamenti troppo cari da pagare". Questo quanto si legge sugli striscioni esposti e sui volantini distribuiti dai militanti del Blocco Studentesco davanti ad alcuni istituti superiori della provincia, per denunciare i rincari del trasporto pubblico. 

"È inammissibile che Umbria Mobilità, con il consenso della provincia, effettui degli aumenti fino al 10% sugli abbonamenti scolastici e fino al 30% sui biglietti - afferma il movimento in una nota - andando così ad aggravare la situazione economica delle famiglie che stanno già affrontando il problema del caro-libri." 
E ancora: "Non possiamo accettare le scelte di Umbria Mobilità che cerca solo di far quadrare i propri conti, in rosso già da diverso tempo. Ecco perché amplificheremo la voce di protesta degli studenti e delle famiglie, lanciando una raccolta firme in tutti gli istituti della provincia al fine di smuovere le acque tra i dirigenti della società di trasporti, che evidentemente non si rendono conto, o se ne infischiano, del peso economico delle loro decisioni".

"Ci chiediamo - conclude il Blocco - come mai come sempre in Italia i 'super manager' non debbano pagare per le loro scelte scellerate, e perchè gli enti che avrebbero dovuto controllare i bilanci di Umbria Mobilità non hanno adempiuto al loro dovere, facendo si che a pagare siano stati sempre i cittadini.


domenica 8 settembre 2013

TERNI: Casapound contro lo Ius Soli

Terni, 8 Settembre - I militanti del Movimento Politico CasaPound Italia Terni hanno effettuato nella giornata di oggi un banchetto informativo sullo scottante tema della IUS SOLI, per spiegare i motivi della loro contrarietà a questa proposta di legge. 

"Il ritorno alla carica della questione dello ius soli da parte del presidente della camera Laura Boldrini e del ministro Kyenge - afferma Piergiorgio Bonomi, responsabile di Cpi Terni - dimostra ancora una volta che le istanze cosmopolite tipiche della sinistra culturale e della destra economica trovano un terreno particolarmente fertile nei periodi di commissariamento della politica ad opera dell'alta finanza. Lo ius soli non ha nulla di ovvio, a differenza di quanto sostiene la propaganda progressista e confessionale, è infatti tipico delle ex colonie e dei paesi fondati su forti ondate immigratorie (es. USA), mentre in Europa, e praticamente in tutto il resto del mondo, nessuno si sogna di considerare la nazionalità come una t-shirt che si può scegliere e cambiare a piacimento.
Viceversa, lo ius sanguinis non è quel retaggio medievale che ci vogliono far credere i fanatici dell'integrazione forzata, ma una semplice regola di buon senso che basa la società sulla continuità, sulla filiazione e sul legame tra le generazioni".

"La presunta ovvietà dello ius soli - continua Bonomi - viene meno se la immaginiamo al contrario: è evidente a tutti che il figlio di un imprenditore italiano trasferitosi in Cina non diventa, per questa contingenza, un cinese.
CasaPound Italia Terni si opporrà con tutti i mezzi a questa inaccettabile ipotesi di riforma che, unita ad immigrazione di massa, pressione fiscale asfissiante e delocalizzazione delle imprese all'estero, non farebbe altro che innescare un turbinio di disperazione e guerra tra poveri.
Questo di oggi quindi, è solo l'inizio di una serie di iniziative, banchetti e SIT-IN che il Movimento svolgerà a Terni per sensibilizzare i cittadini su questo importantissimo tema".




sabato 7 settembre 2013

PERUGIA: Presidio di Casapound in Piazza Grimana


Perugia, 7 Settembre - Oltre 100 persone al presidio organizzato da CasaPound Italia in piazza Grimana, in quello che il movimento definisce "il simbolo del degrado di Perugia". Sul posto anche uno striscione dal testo "riprendersi Perugia".







"Piazza Grimana e' diventata il simbolo in negativo della Città - afferma Antonio Ribecco, responsabile di Cpi Perugia - Spacciatori in ogni angolo che la fanno da padroni, e che tra una rissa e l'altra minacciano i commercianti colpevoli di chiamare le forze dell'ordine. Da anni denunciamo questo tipo di situazione, ma dalle istituzioni non esce niente che possa far sperare in una 'normalizzazione' della situazione, che incentivi i commercianti a tenere aperte le loro attività, o ad aprirne di nuove. Per questo motivo, e per il semplice fatto che non ci piace la sterile protesta senza avere qualche proposta in mano, discuteremo presto coi commercianti un progetto da presentare in Comune, un progetto che prevede un incentivo per i giovani che vogliono aprire un locale nel centro storico, e per quelli che lo hanno fatto da almeno sette anni; un incentivo che potrebbe essere ad esempio il taglio degli oneri comunali. Inoltre, per combattere gli affitti in nero, proporremo una banca dati online dei locali sfitti del centro storico". 



"Vediamo se il comune, pur di non ammettere le proprie colpe, eviterà di prendere in considerazione la cosa", afferma Ribecco che aggiunge: "Sarebbe troppo onesto ammettere che la situazione in cui si trova la città è il risultato di una politica scellerata, compiacente nei confronti di quei palazzinari che hanno eretto centri commerciali di periferia a raffica, desertificando il centro storico e lasciandolo nelle mani della criminalità. Sarebbe difficile ammettere che l’opera mostruosa quanto inutile del minimetrò, ha affossato con i propri costi di gestione abnormi le casse comunali, costruendo un debito che peserà sulle spalle dei perugini per anni".

"Ci rivolgiamo ai perugini - conclude Ribecco - che fino ad oggi sono restati inermi di fronte a qualcosa che da soli non sapevano come affrontare: vi invitiamo a riprendere Perugia insieme, con l'unica forza al di fuori degli schemi della vecchia politica, CasaPound Italia".