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martedì 30 dicembre 2014

Foligno: CasaPound, fuori luogo la mozione del PD su nostra manifestazione, Falasca pensi a emergenza sicurezza.

Foligno, 30 dic - Durante l'ultimo consiglio comunale incentrato sulla sicurezza è stata presentata dal Partito Democratico una mozione riguardante le autorizzazioni della manifestazione di Casapound in Piazza della Repubblica.

"Invece di discutere dei furti che attanagliano la città e la periferia - afferma il responsabile di CPI Foligno Saverio Andreani" il PD tenta di sviare l'attenzione con una 'mozione urgente' a firma del consigliere del Partito Democratico Vincenzo Falasca riguardante la manifestazione di CasaPound Foligno svoltasi in Piazza della Repubblica sabato 13 dicembre in modo del tutto regolare."
"Falasca presentava la 'mozione urgente' - prosegue Andreani - durante la discussione di uno dei temi più importanti, ovvero la sicurezza, nel momento in cui si stanno verificando costantemente furti in abitazioni private e non. L'urgente priorità di Falasca era tuttavia verificare se CasaPound avesse tutti i permessi per svolgere la manifestazione. Grazie al successivo intervento dell'ex vicesindaco Massimiliano Romagnoli (Lista Amoni) e della candidata a sindaco Stefania Filipponi (impegno civile) il consigliere PD ha immediatamente revocato la mozione confermando ancora una volta che il PD folignate è completamente al di fuori della realtà."

sabato 27 dicembre 2014

CITTA' DI CASTELLO: CasaPound lascia dei pacchi regalo sotto l'albero per il sindaco Bacchetta.

Città di Castello, 24 dicembre - Azione dei militanti di Casapound a Città di Castello che depositano sotto l’albero di Natale pacchi che simboleggiano i problemi della citta’, ovvero degrado, scarsa manutenzione scolastica, sanita’, lavoro immigrazione.
"Mentre in periferia vengono costruiti centri commerciali - afferma CasaPound in una nota - nel centro storico vengono organizzate manifestazioni poche volte e solo in determinati mesi, mentre durante il resto dell'anno in cui non ci sono eventi di nessun genere la città è morta e abbandonata a se stessa, mentre le attivià nel centro storico stanno morendo una dopo l'altra"
"Dall'operazione Mare Nostrum - prosegue la nota - il sindaco ci regala per Natale un nuovo flusso di immigrati alloggiati a spese di una città che già soffre per via della crisi. Nella zona ci sono mo famiteglie italiane senza dimora e in grave emergenza economica.
L'alta valle del tevere è famosa per l'alta concentrazioni di giovani disoccupati e la zona non offre alcuna possibilità di accesso al lavoro.
nemmeno ai giovani con laurea figuriamosi alle persone che non hanno studi avanzati.
"Inoltre - conclude la nota - due giovani su tre sono a casa con i genitori non potendosi permettere una casa propria nemmeno in affitto. Le prestazioni sanitarie sono infine peggiorate drasticamente, lunghissime sono le attese per visite e pronto soccorso e totale la confusione all'arrivo del malato in ospedale."



venerdì 12 dicembre 2014

Nulli (CasaPound): “A Terni le nostre idee entrano nelle aule istituzionali"

Terni, 11 Dicembre - “Siamo felici che il clamore e il successo riscosso dalle nostre iniziative arrivi così spesso nelle aule istituzionali, quelle aule istituzionali che per anni hanno latitato su determinati argomenti sotto tutti i profili”. Lo afferma Andrea Nulli, responsabile di CasaPound Umbria, in seguito alla presentazione nel comune di Terni, da parte del Consigliere Cecconi, di un atto di indirizzo finalizzato a garantire ai bambini ternani il diritto all’asilo, progetto analogo a quello che CasaPound Italia ha avviato a livello regionale già da un po’ di tempo.

“Questa volta - Aggiunge Nulli - al contrario dell’atto relativo all’edilizia sociale pubblica dove sostanzialmente si è fatta fotocopia delle nostre richieste, la nostra proposta di legge sugli asili, dove si chiede ai comuni che si facciano carico dei bambini esclusi dalle graduatorie provenienti da famiglie italiane con idee inferiore a 25.000 mila euro, corrispondendo direttamente alla struttura privata ove saranno iscritti la differenza tra la retta comunale e quella prevista per la struttura privata, viene menzionata, nello specifico per la raccolta firme a suo sostegno, come ‘lodevole iniziativa’, senza però citare chi se ne sta occupando, ovvero CasaPound Italia. Ci fa piacere che il lavoro da noi svolto e che le nostre proposte di legge popolare smuovano le acque stagnanti della aule istituzionali attraverso l’apertura di atti o quant’altro, ma ci farebbe altrettanto piacere che il nostro programma politico non sia una fucina di idee da cui chi fino ad ora ci ha tacciato di essere incostituzionali possa attingere,  o perlomeno senza dare i giusti meriti o indicare i promotori delle iniziative che si citano”.

“E’ chiaro comunque che la cosa nasce e muore qui - termina Nulli - e che il nostro lavoro di raccolta firme invece continua come normale che sia. Voglio ricordare che per il territorio ternano è possibile firmare la proposta popolare sugli asili tutti i giorni dalle 17.30 alle 20.00 presso la sede di Cpi Terni in via Federico Cesi, 22, o presso l’ufficio referendum del Comune di Terni al secondo piano muniti di un documento di identità valido”.


mercoledì 3 dicembre 2014

La Foresta che Avanza: "Il territorio ternano nel degrado più totale"

Terni, 3 Dicembre -  “Terni ormai è allo sbando totale, non solo per la situazione senza via d'uscita della Thyssen, o per i continui arrivi di migranti che gravano sul bilancio comunale, o ancora per le uova alla diossina e la galleria dei veleni, ma anche per il degrado che ci circonda”. Lo afferma una nota del gruppo ambientalista “La Foresta che Avanza”, che aggiunge: “A due passi dal centro, a vocabolo Staino, i giardini sono pieni di siringhe usate, giardini che durante le festività natalizie verranno presi d'assalto da famiglie e giovani che andranno alle carrozzelle. Basta poi recarsi a Sant' Erasmo, luogo di ritrovo di molti ternani, per trovarsi di fronte a una vera e propria discarica, con resti provenienti dal limitrofo tiro al piattello come piattelli rotti, piombo ed altri materiali non biodegradabili, estremamente pericolosi per gli animali che potrebbero ingerirli e per la flora che ne potrebbe assorbire i componenti tossici. Anche nella vicina Sangemini la situazione non migliora, visto che si possono trovare discariche abusive a cielo aperto che rovinano il nostro bellissimo e verde territorio. Auspichiamo quindi che le istituzioni provvedano al più presto a  bonificare tali zone, per riportarle all’antico splendore e renderle sicure per chi ne fruisce”.




venerdì 28 novembre 2014

CasaPound sui parchimetri: “Un dazio quotidiano che non risparmia nessuno"


Spoleto, 27 Novembre - “Ormai i comuni d’Italia effettuano studi sempre più approfonditi e singolari per battere cassa, ma il parchimetro resta il modo più diffuso per chiedere la questua”. Lo afferma una nota del nucleo spoletino di CasaPound Italia, che aggiunge: “Anche nella città del festival infatti, il parchimetro è tra i più onerosi: per sostare un’ora si arriva a spendere fino a 2 euro, ed anche le multe da pagare in caso si venga sorpresi col tagliando scaduto non sono da meno, visto che la sanzione è di ben 41 euro. Quindi, ad esempio, se si avesse la necessità di parcheggiare presso il nostro ospedale, dove c’è la certezza dell’orario d’arrivo ma non quello di uscita, si correrebbe il rischio di trovare una spiacevole sorpresa una volta tornati alla macchina. Tutto questo con il bene placido dei governanti locali, ed anche la domenica, visto che il dazio è dovuto pure nei giorni festivi. Ci chiediamo quindi, se arrivati a questo punto non sarebbe il caso di porre un freno a queste tariffe esagerate, e di limitarne il pagamento ai giorni feriali; ovviamente, sempre che ce ne sia la volontà da parte degli enti preposti”.


mercoledì 26 novembre 2014

Nulli (CasaPound): “Nostro regolamento per le case popolari copiato pari pari da chi prima lo riteneva incostituzionale"

26 Novembre - “E’ buffo notare che gli stessi che solo qualche mese fa ci tacciavano di essere anticostituzionali per voler ‘privilegiare’ gli italiani nelle graduatorie per l’assegnazione delle case popolari, criticando il nostro progetto di modifica del regolamento regionale dell’edilizia residenziale sociale, proprio oggi presentino un atto di indirizzo contenente proprio quelle modifiche, da noi ideate, che tanto odiavano”. Lo afferma Andrea Nulli, responsabile regionale di CasaPound Italia, che spiega: “Il 6 dicembre del 2013, dopo tanti casi di famiglie in emergenza abitativa che si rivolgevano alla nostre sezioni sparse per la regione, decidemmo di studiare i criteri di assegnazione contenuti nel regolamento regionale ater n.23 del 28.11.2003 che regola l’edilizia residenziale sociale, e ci rendemmo conto che nel corso degli ultimi anni, nel silenzio totale dei partiti di maggioranza, il termine ‘italiani’ era sparito dagli articoli di legge che regolano l’assegnazione. Studiammo quindi le modifiche da apportare per rendere il regolamento più equo, modifiche che si possono sintetizzare in questi punti fondamentali: Primo, condizione fondamentale per l’ingresso in graduatoria saranno innanzitutto la cittadinanza Italiana, che comporterà un punteggio aggiuntivo, o la cittadinanza di altro stato purché con possesso di regolare permesso di soggiorno, e residenza o attività lavorativa nel comune a cui si riferisce il bando da almeno 10 anni. Secondo, per garantire una ripartizione più equa degli alloggi tra cittadini italiani e cittadini di altro stato, l’assegnazione delle abitazioni a questi ultimi sarà in base alla loro incidenza percentuale sul territorio di residenza rispetto al resto della popolazione. Terzo, particolare importanza sarà data all’accertamento periodico dei requisiti dei beneficiari degli alloggi popolari, che sarà svolto con cadenza annuale”.
“Dopo la conferenza di presentazione del progetto all’hotel Garden di Terni nel dicembre del 2013 - aggiunge Nulli - avviammo subito la raccolta firme a sostegno delle modifiche al regolamento, e nel giro di 5 mesi ne raccogliemmo poco meno di 800. Ora, l’opposizione del comune di Terni a nome di Marco Cecconi presenta un progetto di modifica al regolamento Ater che in alcuni punti, quelli sopraelencati, è copiato pari pari da quello di CasaPound, da quello che ritenevano anticostituzionale perché voleva privilegiare gli italiani, da quello che sistematicamente snobbavano rifiutando qualsiasi tipo di partecipazione ai numerosi gazebo di raccolta firme fatti, il tutto senza interpellarci per sentire il nostro parere in merito, visto che ci siamo occupati della cosa per primi studiando il regolamento nei minimi dettagli, mentre loro, sotto diversi nomi politici, non hanno mai mosso un dito per l’emergenza abitativa da circa 20 anni”. 
“Comunque - conclude Nulli - su qualcosa non ci hanno copiato. Loro, infatti, dichiarano di volere prima i ‘ternani’ nelle case popolari, come se i narnesi o gli amerini non se lo meritino. Evidentemente il termine ‘italiani’ è per loro ancora troppo nazionalista da utilizzare, troppo difficile anche da copiare”.




sabato 22 novembre 2014

TODI: Nulli (CasaPound), “Arance gratis contro il carovita e per la tutela dei prodotti italiani”

Todi, 22 Novembre - Torna “Todi è”, il progetto di CasaPound Todi che sta toccando tutte le frazioni del territorio con lo scopo di raccogliere le problematiche segnalate dai cittadini, ed allo stesso tempo distribuire generi alimentari gratis “contro la crisi”, come recita lo striscione che li accompagna nelle loro uscite. Stavolta il banchetto itinerante del movimento si è fatto in due, piazzandosi contemporaneamente presso il mercato cittadino di Todi ed in piazza del popolo: in poche ore, distribuiti 150 Kg di arance. 

“Il coinvolgimento della gente è stato tale - afferma Andrea Nulli, responsabile del nucleo tuderte di Cpi - che abbiamo subito esaurito i primi 100 Kg, ed abbiamo dovuto prenderne delle altre. La scelta delle arance utilizzate non è stata ovviamente casuale: si tratta infatti di arance di Sicilia, prodotto di prima scelta che abbiamo deciso di regalare non solo come simbolo di lotta al caro-vita, ma anche per valorizzare e tutelare quei prodotti tipici italiani che sono fiore all’occhiello delle nostre terre ma troppo spesso messi da parte a favore di prodotti di importazione più economici; scegliere di consumare prodotti italiani non solo fa bene a noi stessi perché si tratta di prodotti salutari e di eccellenza,  ma contribuisce a ridare slancio alla nostra economia”.
“Visto il successo di tale iniziativa - conclude Nulli - sicuramente verrà ripetuta a breve, per dare la possibilità a più gente possibile di partecipare”.
 

 

venerdì 21 novembre 2014

Festa dell'albero, la Foresta che Avanza ne pianta uno in ogni città: “Il nostro verde contro il vostro grigio”

21 Novembre - Ancora una volta la Foresta che Avanza ha celebrato la festa dell'albero in tutt'Italia, sia piantando sia donando alberi nei paesi e nella città, dove operano i gruppi locali dell'associazione. Centinaia di alberi andranno ad abbellire i centri e le periferie della nostra Nazione e terranno accesa la fiaccola di questa ricorrenza che 90 anni fa venne istituita da chi volle sinceramente e profondamente bene all'Italia. “Come ogni anno abbiamo portato del verde nei nostri quartieri; come ogni anno abbiamo continuato la nostra lotta contro l'abbandono delle nostre città; come ogni anno abbiamo dilaniato il grigio in cui hanno sprofondato la nostra Nazione” Queste le parole di Alberto Mereu, responsabile nazionale dell'associazione ambientalista, il quale ha poi chiosato: ”Quest'anno più degli altri il nostro gesto è denso di significato: in questi giorni tutti parlano del degrado della nostre città, soprattutto delle periferie; i politici sfoggiano le loro pose contrite e poi si rifugiano al calduccio dei loro palazzi, lontano dai luoghi in cui vive la gente. Oggi più che mai il nostro verde è contro il loro grigiume. Oggi più che mai i militanti della Foresta che Avanza non parlano, bensì agiscono”. Oltre agli alberi gli attivisti del gruppo hanno affisso striscioni che accompagnavano l'azione con la scritta “Il nostro verde contro il vostro grigio”.

BUONA FESTA DELL’ALBERO





martedì 18 novembre 2014

TERNI: “Un asilo per tutti i bambini italiani esclusi dalle graduatorie". Partita la raccolta firme regionale di CasaPound.

Terni, 18 Novembre - E’ partita da Terni la raccolta firme di CasaPound Italia Umbria finalizzata a sostenere una proposta di legge popolare per garantire l'accesso agli asili ai bambini provenienti da famiglie italiane in difficoltà economica. “In meno di due ore - afferma Piergiorgio Bonomi, responsabile di CasaPound Terni - abbiamo raccolto 70 firme, con i cittadini che facevano la fila presso il nostro gazebo pur di firmare”. 

“In Umbria - afferma Andrea Nulli, coordinatore regionale di Cpi - solo il 53% dei comuni garantisce la copertura dei servizi socio-educativi destinati all’infanzia; a causa dei crescenti flussi migratori che hanno interessato la nostra regione negli ultimi anni, a far le spese di questa situazione sono in particolare le famiglie italiane. Gli asili pubblici infatti, non sono in grado di far fronte alle numerose richieste di iscrizione che ogni anno vengono presentate, con conseguente esclusione di bambini, soprattutto italiani, provenienti da nuclei familiari con grave disagio economico che non riescono ad ottenere punteggi sufficienti nelle graduatorie di ammissione. L’attuale crisi economica che attanaglia le nostre città poi, impedisce alle famiglie escluse di far fronte a questa situazione attraverso strutture private, che hanno rette mensili al di fuori dalla loro portata reddituale”.

“L’asilo però non è un lusso - aggiunge Nulli - è, al contrario, un diritto garantito dalla Convenzione Internazionale dei Diritti del Fanciullo ratificata dall’Italia il 27 maggio del 1991 (Art. 18). Per tali motivi, in attesa della realizzazione di nuove strutture pubbliche, CasaPound Italia Umbria propone come soluzione temporanea che i Comuni si facciano carico dei bambini esclusi dalle graduatorie, provenienti da famiglie con I.S.E.E. inferiore a 25.000,00 Euro, corrispondendo direttamente alla struttura privata ove saranno iscritti la differenza tra la retta comunale e quella prevista dalla struttura medesima. Questo anche attraverso la stipula di apposite convenzioni con il maggior numero di asili privati presenti sul territorio, e con una copertura finanziaria che può derivare da una migliore allocazione della spesa prevista per le politiche sociali, e da una riduzione degli sprechi sulle elargizioni pubbliche, basate più su logiche clientelari che su criteri di efficienza”.
 

 
 

domenica 16 novembre 2014

Striscione CasaPound a Ponte d'Oddi: "La nostra e' una critica al business dell'accoglienza"

Perugia, 13 Nov - "Dopo gli articoli apparsi sulla carta stampata in merito al nostro striscione posto fuori dall'ex caserma di Ponte d'Oddi "Immigrati coccolati, italiani abbandonati" intendiamo precisare - afferma il responsabile di CasaPound Perugia Antonio Ribecco in una nota - che la nostra critica e' rivolta in particolare al baraccone dell'accoglienza dei rifugiati."

Vogliamo infatti ricordare che le cooperative che gestiscono i rifugiati percepiscono lauti rimborsi dallo stato italiano per l'accoglienza e la gestione dei richiedenti asilo, che peraltro a quanto risulta dai dati ufficiali già nel 2011 vedevano accogliere la loro richiesta in percentuale inferiore al 40%.
Ci domandiamo dunque se questi soldi, soprattutto in un momento di crisi come questo, non possano essere invece utilizzati a favore dei cittadini italiani in grave difficolta' economica, ai quali viene sempre rispoto dalle Istituzioni che non vi sono fondi per aiutarli e che per questo motivo si rivolgono in misura sempre maggiore al nostro movimento."

"E' quello attuato nei confronti degli italiani - continua Ribecco - il vero razzismo a nostro giudizio. Prendiamo peraltro atto che la nostra protesta, per la quale abbiamo ricevuto plausi e consenso da parte di moltissimi abitanti del quartiere, non è piacuta invece ad alcuni politici locali, come ad esempio l'Onorevole Cardinali del Pd.
A voler essere maliziosi - conclude il responsabile di CasaPound - potremmo pensare che la preoccupazione della senatrice Cardinali e di altri politici locali sia anche legata al fatto che le cooperative che sul business dell'accoglienza prosperano sono spesso legate a doppio filo con il Partito Democratico e con la sinistra perugina".

venerdì 14 novembre 2014

Foligno: stop al racket dei posteggiatori abusivi, CasaPound raccoglie le firme sabato davanti all'ospedale.

Foligno, 14 novembre - Raccolta firme contro i posteggiatori abusivi sabato 15 novembre dalle ore 10 al parcheggio dell'ospedale San Giovanni Battista di Foligno. A promuoverla è CasaPound Italia, che scende nuovamente in campo contro gli sciacalli che estorcono soldi a chi va in ospedale per fare visita ai propri cari.
“Dalla nostra azione analoga di agosto ad oggi la situazione non è cambiata di una virgola - sottolinea Saverio Andreani, responsabile di CasaPound Foligno -  i parcheggiatori abusivi continuano a chiedere denaro in cambio dell’indicazione di un parcheggio libero, e a minacciare chi rifiuta di dare il contributo richiesto. Per questo CasaPound consegnerà al sindaco Mismetti le firme prese nella giornata di sabato, che si andranno ad aggiungere alle 600 già raccolte, chiedendo nuovamente un intervento urgente per far fronte a un racket che mette a serio rischio l’incolumità dei cittadini”.

domenica 9 novembre 2014

TERNI: Altro circo con animali in città, altra protesta della foresta che avanza.

Terni, 9 Novembre - Il gruppo ambientalista - animalista “La foresta che avanza” continua la sua lotta contro il circo con animali; stavolta a farne le spese è stato il circo acquatico che stanzia in questi giorni a vocabolo Staino. “Anche l’iniziativa di oggi ha avuto successo - afferma la Fca - Al sit in organizzato  nei pressi della biglietteria del circo erano presenti molte persone, tra cui rappresentanti delle altre associazioni animaliste del territorio. Molte le persone che grazie alla nostra protesta sono venute a conoscenza delle reali condizioni di vita degli animali usati negli spettacoli, e che poi hanno dato il loro contributo per la raccolta firme finalizzata ad impedire che circhi del genere stanzino di nuovo nel nostro territorio”. 




sabato 1 novembre 2014

CasaPound: “Disabili abbandonati, rifugiati coccolati. A Città di Castello è una sfortuna essere italiani".

Città di Castello, 1 Novembre - “Disabili abbandonati, rifugiati coccolati”. Questo il testo dello striscione presso il sit-in organizzato da CasaPound nel centro cittadino; presente anche un cittadino tifernate, rivoltosi al movimento in seguito ad una difficile situazione familiare che non ha ricevuto attenzione dagli enti preposti.
“Mentre in città continuano ad arrivare rifugiati grazie all'operazione Mare Nostrum - afferma CasaPound - alloggiati a nostre spese ed ai quali vengono pagati anche i corsi di italiano, il Comune di Città di Castello abbandona i suoi cittadini. Esempio di come questo stato scellerato accolga immigrati con ponti d'oro lasciando i suoi cittadini senza risorse, il signore in questione, che ha in famiglia tre disabili gravi con invalidità civile al 100% ed è senza lavoro, ha passato gli ultimi due anni tra incontri con Sindaco ed assistenti sociali, incontri che non hanno portato a nulla, visto che dopo svariati anni è ancora in attesa di una casa popolare. Solo promesse per lui, alternate alla classica scusa della mancanza di fondi; pertanto, chiediamo al Sindaco di Città di Castello un incontro urgente e risolutivo che possa in qualche modo sbloccare la situazione di un cittadino che evidentemente ha la grossa sfortuna di essere italiano.



domenica 26 ottobre 2014

SPOLETO: “Case popolari: prima gli italiani".

CasaPound protesta contro i criteri di assegnazione delle case popolari.

Spoleto, 25 Ottobre - “Case popolari: prima gli italiani”: così recitano i due striscioni affissi questa notte dai militanti di CasaPound Italia Spoleto, per protestare, afferma il movimento, “Contro una legge regionale che non da la priorità di accesso a chi quelle case le paga con le proprie tasse, ma anche contro l’Amministrazione comunale, che assegna solo un misero punto in graduatoria a chi risiede da un decennio nel nostro comune”. 

“Questa è un'ingiustizia in piena regola - aggiunge Cpi - in quanto quelle case andrebbero principalmente destinate a chi, con le proprie tasse, ha contribuito a costruirle e comunque andrebbero in qualche modo privilegiate categorie come ragazze madri o genitori divorziati, visto che è proprio la famiglia il nucleo fondante di una qualsiasi comunità. Pare evidente però, che le attenzioni dei legislatori sono tutte rivolte verso altre categorie che, se pur bisognose, non hanno prima svolto il loro dovere di cittadini, beneficiando invece abbondantemente dei diritti”.

“Per questo - conclude CasaPound - stiamo portando avanti da tempo una raccolta firme per la presentazione di una proposta di legge che andrebbe a modificare i criteri di assegnazione delle case popolari, come ad esempio la reintroduzione della distinzione tra cittadini italiani e stranieri, privilegiando in primis i cittadini italiani e chi ha residenza in Italia da almeno di dieci anni, la ripartizione degli alloggi disponibili tra cittadini italiani e stranieri in base alla loro incidenza percentuale sul territorio di competenza, ed un ‘premio’, in termini di punteggio, per i cittadini stranieri, comunitari ed extracomunitari, che da 10 anni lavorano in Italia versando contributi nelle casse dello Stato”.


venerdì 24 ottobre 2014

CasaPound: “Un asilo per tutti i bambini italiani esclusi dalle graduatorie".

24 Ottobre - “In Umbria, solo il 53% dei comuni garantisce la copertura dei servizi socio-educativi destinati all’infanzia; a causa dei crescenti flussi migratori che hanno interessato la nostra regione negli ultimi anni, a far le spese di questa situazione sono in particolare le famiglie italiane”. Lo afferma il coordinamento Umbro di CasaPound Italia, che aggiunge: “Gli asili pubblici infatti, non sono in grado di far fronte alle numerose richieste di iscrizione che ogni anno vengono presentate, con conseguente esclusione di bambini, soprattutto italiani, provenienti da nuclei familiari con grave disagio economico che non riescono ad ottenere punteggi sufficienti nelle graduatorie di ammissione. L’attuale crisi economica che attanaglia le nostre città poi, impedisce alle famiglie escluse di far fronte a questa situazione attraverso strutture private, che hanno rette mensili al di fuori dalla loro portata reddituale”.
“L’asilo però non è un lusso - aggiunge Cpi - è, al contrario, un diritto garantito dalla Convenzione Internazionale dei Diritti del Fanciullo ratificata dall’Italia il 27 maggio del 1991 (Art. 18). Per tali motivi, in attesa della realizzazione di nuove strutture pubbliche, CasaPound Italia Umbria propone come soluzione temporanea che i Comuni si facciano carico dei bambini esclusi dalle graduatorie, provenienti da famiglie con I.S.E.E. inferiore a 25.000,00 Euro, corrispondendo direttamente alla struttura privata ove saranno iscritti la differenza tra la retta comunale e quella prevista dalla struttura medesima. Questo anche attraverso la stipula di apposite convenzioni con il maggior numero di asili privati presenti sul territorio, e con una copertura finanziaria che può derivare da una migliore allocazione della spesa prevista per le politiche sociali, e da una riduzione degli sprechi sulle elargizioni pubbliche, basate più su logiche clientelari che su criteri di efficienza”.
 


giovedì 16 ottobre 2014

CasaPound, 'blitz' sotto palazzo Chigi per chiedere nazionalizzazione acciaierie Terni.

Di Stefano, "solidali con operai licenziati, produzione italiana va difesa"


Roma, 16 ott. - Questo pomeriggio alcune decine di militanti di CasaPound Italia hanno effettuato una dimostrazione sotto palazzo Chigi dove si stava svolgendo la trattativa tra parti sociali, Governo e vertici dell'azienda, srotolando uno striscione con su scritto "Nazionalizzare le acciaierie per salvare Terni". "Un gesto per dimostrare la nostra vicinanza agli operai licenziati e per ribadire che l'unica possibilità di salvezza per le acciaierie di Terni è la nazionalizzazione", ha spiegato il vice presidente di CasaPound Italia, Simone Di Stefano. "Un atto di sovranità che la nostra nazione dovrebbe compiere per mandare un messaggio chiaro a Bruxelles". "Il nostro acciaio è sotto attacco - ha aggiunto Piergiorgio Bonomi, responsabile provinciale di Terni per Cpi - e i sindacati non sono in grado di difendere il lavoro e la produzione italiana. La nostra città vive di acciaio e le logiche neoliberiste avallate dal governo Renzi la uccidono. CasaPound Italia è vicina a tutti i lavoratori, vicina agli operai ternani e insieme a una parte di loro andrà presto a Bruxelles per portare la battaglia per la difesa dell'acciaio italiano anche in sede europea".



domenica 12 ottobre 2014

TODI: Nulli, “Raccolta differenziata tutta da rivedere”.

Todi, 12 Ottobre - “E’ fresca la notizia riguardante i traguardi raggiunti dal comune di Todi sulla raccolta differenziata, ma tra il dire ed il fare ci deve essere qualche cosa che non và”. Lo afferma Andrea Nulli, responsabile di Cpi Todi, che aggiunge: “Ci è giunta stamattina  una foto relativa alla situazione in cui versano i cassonetti della vicina frazione di Duesanti: se questo basta agli addetti ai lavori per posizionare Todi nei primi posti come trend di crescita della differenziata, con percentuali superiori al 50%, non osiamo pensare a come stanno messi gli altri comuni. Non possiamo davvero concepire come ci si possa far belli a suon di comunicati quando la situazione reale è quella visibile in foto, foto che riflette la situazione di molte frazioni, non solo quella alla quale si riferisce. D’altronde, se si spende tempo fatica e soldi in progetti inutili, come quello delle colonnine di ricarica per veicoli elettrici, non vediamo come possa essere possibile pretendere che un servizio pagato a peso d’oro dai contribuenti, come quello della raccolta differenziata, funzioni a dovere; comunque sia, a patto di riuscire a saltare la montagna di rifiuti davanti casa, abbiamo poi  la possibilità di muoverci in modo ‘Green’, tramite auto elettriche (che non possiamo permetterci)”.


sabato 11 ottobre 2014

Blitz di CasaPound al nuovo centro commerciale Quasar di Corciano.

Perugia, 11 Ottobre - Azione lampo dei militanti di CasaPound Perugia, che nella giornata di oggi hanno affisso uno striscione dal testo: ”Consumismo e grande struttura, commercio locale sotto usura” nei pressi del Quasar, il nuovo centro commerciale cittadino.
“In Umbria si continua a cementificare senza pensare alle conseguenze - afferma Antonio Ribecco, responsabile di Cpi Perugia - con le giunte comunali che si piegano al volere dei palazzinari che impongono strutture imponenti di periferia per la grande distribuzione, quando invece i centri storici muoiono ed i piccoli commercianti vengono schiacciati dalla tasse e dalla mancanza di clienti. Nonostante quindi l'apertura di nuovi punti vendita rappresenti, in un momento di crisi come questo, un vantaggio per i cittadini 'a caccia' di occasioni soprattutto per quanto riguarda i generi alimentari, molti commercianti si trovano in difficoltà proprio a causa di queste nuove e grandi aperture, perché incapaci di reggere il confronto ed in nessun modo sostenuti dalla politica locale; a questi ultimi va tutta la nostra vicinanza, e li invitiamo a scendere in piazza con noi” .

domenica 5 ottobre 2014

Azione di CasaPound Todi contro le nuove colonnine di ricarica per veicoli elettrici.

L’azione di CasaPound contro le nuove colonnine di ricarica per veicoli elettrici.

Todi, 5 Ottobre - “La scelta di istallare le colonnine per la ricarica di veicoli elettrici nel nostro territorio e di questi tempi, è assolutamente fuori luogo”. Lo afferma Andrea Nulli, responsabile di CasaPound Todi, che nella giornata di oggi ha protestato contro il nuovo punto di ricarica cittadino piazzandoci una macchina elettrica giocattolo. Su di essa un cartello, con su scritto: “Da disoccupato solo questa posso permettermi”.

“L’inutilità di tale progetto è palese - afferma Nulli - innanzitutto per la concentrazione attuale di veicoli elettrici, che è praticamente pari a zero visto il costo medio di una utilitaria mossa ad “energia verde” che si può acquistare a non meno di 20000 euro, ed anche per la conformazione del nostro territorio che, non essendo proprio pianeggiante, abbassa drasticamente l’autonomia di un’auto elettrica. Nonostante i dati ottimistici rilasciati dalle case automobilistiche infatti, nella vita di tutti i giorni un’auto elettrica non si spinge oltre i 150 Km di autonomia, per scendere sotto ai 100 km in condizioni particolari come, per l’appunto, la presenza di un paesaggio collinare e montuoso come quello umbro. Per non parlare poi dei tempi di ricarica: sebbene i fautori del progetto del secolo affermino che ‘Grazie a una distanza media di 40 km tra un Comune e l’altro, perfettamente compatibile con l’autonomia dei veicoli elettrici oggi in circolazione la rete di infrastrutture di ricarica supporterà tutti gli spostamenti intercomunali’, cosa peraltro alquanto discutibile se ci si dovesse spostare da Todi a Norcia, c’è da prendere in considerazione il fatto che un’auto elettrica ha dei tempi di ricarica abbastanza lunghi, che vanno da circa un’ora nel caso di colonnine a 43 Kw, fino a 9 ore nel caso di prese a 3 Kw, per intenderci quelle che abbiamo nelle nostre case. Quindi, nel caso noi partissimo dalla nostra città per raggiungere Perugia, avremmo di sicuro bisogno di effettuare una ricarica per essere sicuri di tornare a casa, e quindi saremo costretti a far tappa ad una colonnina ed attendere, nella migliore delle ipotesi, un’ora prima di poter ripartire”.

“Un progetto di sicuro attento all’ambiente - aggiunge Nulli - ma non di certo alle tasche dei cittadini, e di sicuro non del tutto pratico, almeno non in Umbria, e non per i prossimi decenni, quando, si spera, la tecnologia applicata alle auto elettriche sarà perfezionata ed alla portata di tutti, non solo di gente facoltosa che può permettersi di spendere oltre 20000 euro per un giocattolo elettrico con cui scorrazzare sul lungomare”.

“E allora - conclude Nulli - perché vantarsi di un progetto simile? sono previsti acquisti di auto elettriche da parte delle amministrazioni? pensiamo di no, visto che la regione ha da poco rinnovato il parco macchine con veicoli a metano, ed allo stesso tempo speriamo di no, perché sarebbe una spesa scellerata e non dettata da reale necessità. Magari, sempre citando i geni che sono dietro al progetto, sono in arrivo milioni di turisti ‘sempre più alla ricerca, oltre alla vivibilità ed la bellezza dei centri storici, di modalità ecosostenibili per i loro spostamenti’. Magari, e questa è solo una nostra opinione, sarebbe stato meglio investire quei soldi per creare lavoro, visti i dati allarmanti di disoccupazione giovanile, e non pensare a come far spostare i turisti, che tra l’altro non ci sono, in modo ‘green’.



Andrea Nulli - Resp. Cpi Todi

venerdì 26 settembre 2014

Vus, CasaPound portavoce dei cittadini: “Operatori negligenti e scarsa pulizia delle strade".

Spoleto, 26 Settembre - “Il Vus, servizio igiene urbano, come da protocollo dovrebbe occuparsi delle pulizie delle strade pubbliche urbane, ma stando a quanto alcuni cittadini ci riferiscono, gli addetti alla pulizia delle strade non assolvono proprio in pieno il proprio compito”. Lo afferma in un comunicato CasaPound Italia Spoleto, che aggiunge: “Evidentemente i dirigenti del Vus non effettuano controlli serrati sul lavoro degli operatori, visto che oltre al comportamento poco composto che essi assumono sui mezzi meccanici stradali, pare che trascorrano parte del loro prezioso tempo bivaccando nei bar o nelle stazioni di servizio, tutto ciò a discapito dei cittadini che puntualmente pagano un servizio che non rende al cento per cento; tant’è vero che, nonostante le maggiori arterie urbane di comunicazione vengano regolarmente tirate a lucido, quelle meno visibili sono invece trascurate, con i residenti che spesso si ritrovano a dover pulire la propria strada. Insomma, controllare chi non svolge correttamente il proprio lavoro è un dovere sacrosanto di un buon dirigente, ed è dovere sacrosanto allontanare il personale negligente per far posto a chi conosce il valore di un posto di lavoro, soprattutto di questi tempi”.

Carenza di sangue in Umbria, CasaPound invita i cittadini a diventare donatori periodici.

26 Settembre - “Vai a donare! Un giorno potresti averne bisogno anche tu” , questo il messaggio firmato da CasaPound,  apparso su sacche simili a quelle per la donazione del sangue nelle città di Todi, Terni, Spoleto, Perugia e Foligno, per sensibilizzare la popolazione sul problema della carenza di sangue in Umbria. “La nostra regione - afferma Cpi - vive ormai una situazione cronica di carenza di sangue, come confermato dai dati che registrano una forte diminuzione delle donazioni sin dal 2013 e che permane ancora oggi. Questa estate alcuni ospedali delle provincie di Perugia e Terni hanno registrato un rallentamento dell’attività medica e seriamente rischiato l’operatività stessa delle sale operatorie. Con questa azione intendiamo esortare le persone a recarsi a donare il sangue, perché solo diventando donatori periodici è possibile soddisfare i bisogni della nostra regione. E’ inoltre importante ricordare che il donatore periodico avrà uno standard di salute sempre sotto controllo, attuando veramente ciò che viene definita Medicina Preventiva. Concludendo, è utile ricordare che CasaPound Italia tramite il Gr.I.Me.S. (Gruppo Intervento Medicina Sociale) organizza in collaborazione con altre associazioni nazionali raccolte di sangue periodiche, portando l'autoemoteca in grandi e piccoli centri, e promuovendo incontri tra i ragazzi per donazioni ‘di gruppo’ presso i centri autorizzati allo scopo. Come ad esempio il 20 Ottobre, anniversario della strage di Gorla, giornata nella quale si organizzano donazioni collettive in ricordo dei 184 piccoli martiri uccisi nel 1944 da un bombardamento alleato sulla scuola elementare ‘Francesco Crispi’ nel quartiere Gorla a Milano”.






domenica 21 settembre 2014

PERUGIA: “Questione rifugiati”, presidio di CasaPound ad Elce.

Perugia, 20 Settembre - “Italiani disoccupati ed umiliati, immigrati in hotel viziati”, è il testo dello striscione presente presso il presidio organizzato dai militanti di CasaPound ad Elce, come protesta, affermano, “sul modo con cui vengono gestiti i rifugiati rispetto ai tanti italiani bisognosi di assistenza”. 
“In Umbria ed in particolare a Perugia - aggiunge Cpi - continuano ad arrivare rifugiati che vengono gestiti ed assistiti, dietro lauto compenso, da varie cooperative che li collocano in hotel o nuovi appartamenti; un trattamento 5 stelle, di certo ben diverso da quello riservato ai tanti italiani bisognosi di aiuto. Solo per fare un esempio, sono 3,5 milioni i disoccupati nel territorio italiano, un dato allarmante se si pensa che la disoccupazione giovanile è salita ad un tasso del  43,7%, il peggiore degli ultimi 40 anni: a loro viene negata la possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro, vengono lasciati in una condizione di perenne precarietà. Per non parlare poi dei piccoli imprenditori costretti a chiudere, o delle grandi aziende costrette a delocalizzare all’estero perché soffocate dalla pressione fiscale. E’ incredibile come lo Stato continui ad ignorare questi dati, come vengano tagliati i fondi all’istruzione pubblica, mentre se ne riservano per garantire borse di studio, vitalizi, alloggi, possibilità lavorative e quant’altro a chi mette piede per la prima volta nel nostro paese, spinto da una disperazione su cui ‘qualcuno’ deve lucrare; per questo saremo nelle piazze a far sentire la nostra protesta, sempre a fianco di chi ne ha bisogno, di chi è costretto a subire una differenza di trattamento che non fa bene a nessuna delle due parti”.