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lunedì 27 gennaio 2014

TODI: Casapound nelle frazioni per raccogliere problematiche e regalare pasta.

Todi, 27 Gennaio - Continua l’iniziativa “Todi è”, con cui CasaPound Todi toccherà tutte le frazioni del territorio con lo scopo di raccogliere le problematiche segnalate dai cittadini, ed allo stesso tempo distribuire confezioni di pasta gratis “contro la crisi”; stavolta il banchetto è stato piazzato a Ponterio. “Siamo alla seconda uscita di ‘Todi è’ - afferma Andrea Nulli, responsabile di Cpi Todi - e l’iniziativa continua a darci soddisfazioni. Abbiamo scelto la frazione di Pian di Porto - Ponterio in seguito ad alcuni contatti avuti con residenti della zona, che ci hanno chiesto di intervenire proprio qui per segnalarci alcune problematiche. E’ proprio questo il motivo per il quale abbiamo ideato il progetto, e ci fa quindi enorme piacere essere cercati per metterci al corrente di situazioni che altrimenti vengono snobbate, spesso anche dagli enti preposti. Ci stiamo adoperando per cercare di risolverle, e saremo soddisfatti in pieno solo quando verrà raggiunta una soluzione ai problemi segnalatoci. Con l’occasione, come sempre sarà in tutte le nostre uscite, abbiamo regalato confezioni di pasta a chi è venuto a trovarci presso il nostro gazebo, ed a coloro che uscivano dalla messa presso la chiesa adiacente”. “Invitiamo quindi - aggiunge Nulli - a prendere contatto con noi per qualsiasi problematica, anche la più semplice, che crea disagio ai cittadini; si può fare inviandoci un messaggio sulla pagina Facebook di CasaPound Todi, per email, all’indirizzo casapoundtodi@gmail.com, telefonandoci al numero 349 7719779, o raggiungendoci ai banchetti che verranno pubblicizzati di volta in volta tramite volantinaggio”.

"TRA IMMIGRAZIONE E DEGRADO, QUALE FUTURO?" Un successo la conferenza di Casapound.

Perugia, 27 Gennaio - Si è svolta a Perugia la conferenza "Perugia: tra immigrazione e degrado, quale futuro?", con la partecipazione di Simone di Stefano, vicepresidente di CasaPound Italia e Claudio Lattanzi, noto giornalista di inchiesta. Un centinaio le persone intervenute in sala, dove si è parlato in particolar modo di ciò che provoca l’intensificarsi del fenomeno dell'immigrazione. "La situazione che abbiamo sotto agli occhi - si è detto - è voluta da organismi che ne riescono a trarre ingenti guadagni, creando allo stesso tempo disagio e tensioni sociali nelle città, dove quegli immigrati che non hanno nulla da perdere, delinquono. È il caso di Perugia, diventata, anche a causa del degrado, una città in balia di bande che si contendono il territorio dello spaccio, con interi quartieri ghetto nati grazie ai metodi di assegnazione delle case popolari vigenti". Proprio su questo ultimo punto si è concentrata ultimamente l'attività di CasaPound Perugia, con la presentazione della proposta regionale di modifica dei criteri di assegnazione delle case popolari, che ha riscosso molto successo tra i perugini con oltre 300 firme raccolte in pochi giorni. "Tale proposta - aggiunge il movimento - si aggiunge a quelle che CasaPound sta pubblicizzando a livello nazionale in materia di immigrazione, ovvero: blocco dei flussi degli immigrati, cooperazione con le aree economiche extraeuropee atta al loro sviluppo e al riscatto dalla dipendenza delle multinazionali, sostegno a tutti i movimenti identitari extra-europei che favoriscono il radicamento ed il re-insediamento delle popolazioni autoctone, blocco dei trattati di Schengen"

martedì 21 gennaio 2014

TERNI: Risposta del Segretario provinciale Piergiorgio Bonomi a Lorenzo Carletti (segretario provinciale Rifondazione Comunista).

“Rispondiamo alla lettera aperta del segretario provinciale di Rifondazione Comunista Terni che, in merito alla nostra azione al Teatro Verdi, cita CasaPound Italia accostandola a parole come “xenofobia” e “razzismo”, dimostrando quindi di non conoscere il nostro movimento e le nostre proposte che, come ad esempio nel caso delle riforma per l’edilizia residenziale umbra, ha un punto specifico per gli immigrati”. “Tornando al tema della discussione, CasaPound Italia non ha bisogno di “teatrini” per farsi notare: siamo tornati a protestare sotto il Verdi proprio in ricorrenza dei tre anni del primo crollo del teatro, essendo stati allora la prima formazione politica a denunciare lo stato di degrado di quest’ultimo e del centro storico. Dove erano loro quando il teatro crollava? Quelle che lui chiama speculazioni elettorali, sono in realtà, almeno da parte nostra, proteste che si inseriscono nel quadro della continuità politica, proteste non fini a se stesse ma accompagnate da valide proposte, che nel caso in questione sono in sintonia con quelle dell’associazione ‘Ternideale’, ovvero che il teatro Verdi resti tale, non un cinema teatro ma “il teatro di Terni”, centro primario di cultura di altissima qualità e spessore”. “Al contrario, pensiamo che il vero atto di propaganda politica stile Dc “vecchia maniera”, sia andare a 4 mesi dalle elezioni a fare il sopralluogo del teatro con i giornalisti, quando per 3 anni si è restati muti ed impassibili di fronte a questo scempio. Rimaniamo inoltre basiti su come un problema come quello del Verdi, richiami termini come ‘antifascismo’; è chiaro che nonostante siamo nel 2014, qualcuno, se pur giovane, è spinto dai soliti cattivi maestri fomentatori di odio e nostalgici delle partigianerie degli anni ’45, ed è quindi capace, anche su un tema culturale come questo, di portare discordia e tensione”.

domenica 19 gennaio 2014

TERNI: A tre anni dal crollo del Verdi, Casapound protesta davanti al teatro.

Terni, 18 gennaio - Il 15 gennaio del 2011 un boato ricoprì di polveri e detriti Corso Vecchio. Non era un terremoto, ma uno dei simboli della città che cadeva in pezzi sulla strada. Oggi, a tre anni dal crollo del teatro Verdi, CasaPound Italia ritorna sul luogo con un striscione, “3 anni di agonia per il teatro e la storia di Terni”, per evidenziare, afferma Piergiorgio Bonomi, responsabile cittadino di CasaPound Italia, che, “nonostante qualcosa si stia muovendo, c’è ancora molto lavoro da fare, e la città è quindi ancora priva del suo simbolo culturale più rappresentativo”. “All’epoca - aggiunge Bonomi - quando ancora tutte queste liste civiche e gruppi facebook così attratti dal miele delle Comunali non esistevano, fummo i primi a prendere posizione, e la nostra rabbia sfociò nello striscione di protesta con su scritto: ‘la città cade a pezzi, vergogna’. Ora, siamo felici di vedere che finalmente qualcosa si muove, ma allo stesso tempo siamo preoccupati perché tutta questa frenesia poco prima delle elezioni può rivelarsi cattiva consigliera, oltre ad essere una palese presa in giro ai danni dei ternani che, dopo anni di vuoto culturale, assistono all’ennesimo ‘rattoppo elettorale’”. “Non è questa la politica che piace a noi e che merita Terni - continua Bonomi - CasaPound pretende un’attenzione sempre costante alla città, soprattutto sotto il profilo culturale, che è la base per una rinascita morale ed economica. Ci auguriamo che il teatro Verdi torni agli antichi splendori, che torni ad essere il fulcro della cultura con la ‘c’ maiuscola; a questo scopo, siamo pronti a proporre idee per la valorizzazione della struttura, e a portare avanti anche quelle di altre associazioni che sono sulla stessa nostra lunghezza d’onda. Ma, se così non sarà, se il Comune deciderà di operare frettolose riparazioni, saremo ancora in strada a manifestare e protestare con ogni mezzo a nostra disposizione, perché la città merita di più di una 'pezza' messa in vista del voto”.

sabato 18 gennaio 2014

FOLIGNO: Negozianti del centro storico "uccisi" dalle politiche sciagurate del Comune.

Foligno, 16 Gennaio - Azione choc dei militanti di CasaPound Foligno, che nel pomeriggio hanno collocato dei manichini in via corso Cavour, Mazzini e Umberto I°, raffiguranti i commercianti del centro “uccisi dalle politiche scellerate del Comune”. Al loro collo, dei cartelli con scritto: “ucciso dalla chiusura del centro”, “ucciso dai parcheggi a pagamento”, “ucciso dalla pavimentazione”. “Per i commercianti del centro storico di Foligno - afferma Saverio Andreani, responsabile cittadino di CasaPound - non è vita facile. Tasse, costo dei parcheggi a pagamento elevato, un’infinita opera di pavimentazione che ha creato disagi per ben 8 anni; sembra proprio che dietro ci sia una volontà politica precisa, finalizzata ad allontanare i clienti lasciando morire così il cuore pulsante della città”. “La gente che a metà Dicembre è scesa in piazza insieme a CasaPound - continua Andreani - ha chiesto a gran voce che le politiche comunali in merito vengano riviste, ed ha presentato delle proposte ben precise per risolvere la situazione, come una maggiore organizzazione in termini di parcheggi gratuiti e navette, il ripristino della vecchia viabilità, contributi comunali azzerati per i primi tre anni a chi, al di sotto dei 35 anni, sia intenzionato ad aprire un esercizio nel centro storico che rivesta un valore culturale o strategico per la città”. “Ora - conclude Andreani - anche i politici folignati si accorgono del problema, ed affermano che è ora di rivedere la politica del centro; meglio tardi che mai, anche se l’avvicinarsi delle elezioni comunali fa pensare che ci sia un interessamento ad hoc da parte di chi negli ultimi anni, è sembrato invece voler voltare le spalle ai commercianti, che da sempre hanno contribuito al bene di questa città”.

sabato 11 gennaio 2014

Rifiuti tossici in acqua: La Foresta che Avanza chiede la divulgazione dei nominativi dei responsabili.

Terni, 11 Gennaio - “Chiediamo immediata chiarezza riguardo ai rifiuti tossici scaricati illegalmente in un canale affluente del fiume Nera”. Lo afferma il nucleo ambientalista “La Foresta che Avanza”, in merito alla vicenda saltata agli onori della cronaca in questi giorni. “Preso atto - prosegue l’associazione - delle indagini della guardia forestale che denunciano lo scarico di sostanze tossiche nel corso d’acqua, con conseguente avvelenamento delle zone agricole circostanti e moria della fauna locale, riteniamo opportuno che sia reso noto il nome dell’azienda colpevole di tale scarico illegale. Inoltre, pretendiamo che vengano puniti i responsabili di tale atto di eco-terrorismo, e che la ditta stessa, operante nel settore dello smaltimento di rifiuti speciali, prenda misure immediate per la sua messa in regola”. “La foresta che avanza Terni - conclude l’associazione - sarà pronta come sempre ad agire in ogni modo e con ogni mezzo, qualora i nominativi dei responsabili di tale scempio non vengano divulgati alla popolazione ternana”.

lunedì 6 gennaio 2014

PERUGIA: Commercianti del Centro "uccisi” dalle politiche scellerate del Comune.

Perugia, 6 Gennaio - Azione choc dei militanti di CasaPound Perugia, che nella notte hanno collocato dei manichini in piazza Grimana, raffiguranti i commercianti del centro uccisi dalle politiche scellerate del Comune. Al loro collo, dei cartelli con scritto: “ucciso dall'ennesimo centro commerciale in periferia”, “ucciso dai parcheggi a pagamento più cari d’Italia”, “ucciso dal degrado del centro storico”. “Per i commercianti del centro storico di Perugia - afferma Antonio Ribecco, responsabile cittadino di CasaPound - non e' vita facile: vessati dalle tasse, dal costo dei parcheggi a pagamento che allontana i clienti mentre in periferia si costruisce l’ennesimo centro commerciale. lo diciamo da anni, dietro alla morte del centro c’è una volontà politica precisa, altrimenti non si spiegherebbe il perché di tali interventi che vanno spostare il centro dell’attenzione dei clienti in periferia, lasciano così morire il cuore pulsante della città. “Ora - continua Ribecco - anche i politici perugini si accorgono del problema, ed affermano che è ora di rivedere la politica dei centri commerciali; meglio tardi che mai, anche se l’avvicinarsi delle elezioni comunali fa pensare che sia un interessamento ad hoc. Ci fa piacere quindi che Vinti sposi le nostre proposte, ma vorremmo ricordargli che il suo partito fa parte della maggioranza dell’attuale sindaco, e che quindi e' complice delle scelte fatte fino ad ora”. Queste le proposte di CasaPound Perugia per rivalutare il centro storico: Contributi comunali azzerati per i primi tre anni a chi, al di sotto dei 35 anni, sia intenzionato ad aprire un esercizio nel centro storico che rivesta un valore culturale o strategico per la città. Creazione di una banca dati on-line per i fondi sfitti, per facilitarne l’individuazione da chi è intenzionato ad affittarne uno. Riduzione del 30 per cento sugli sgravi comunali per gli esercizi “storici” del centro cittadino, attivi da almeno 7 anni.