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domenica 9 febbraio 2014

FOIBE: Casapound in tutta Italia in piazza con il tricolore per non dimenticare.

9 febbraio - Manifestazioni in tutta Italia, mobilitazione sul web e una maratona radio per dire ''la verità non può essere infoibata''. Anche quest’anno CasaPound Italia promuove una serie di iniziative per non dimenticare i martiri delle foibe. Tra sabato 8 e sabato 15 febbraio fiaccolate e cortei silenziosi saranno organizzati da Cpi in una cinquantina di città italiane; nella nostra regione, si è cominciato ieri con il corteo di Perugia, e si terminerà con quello di Terni, previsto per il 15. Nella nottata di oggi poi, un'azione congiunta dei nuclei di Perugia, Foligno, Todi e Terni, ha fatto apparire in queste città striscioni con scritto: "Onore ai Martiri delle Foibe". Commemorazione on line poi, tra le 11 e le 12 del 10 febbraio per la settima edizione di “Io non scordo”, manifestazione virtuale in collaborazione con Radio Bandiera Nera: su social network, blog e forum in migliaia ricorderanno le vittime dei massacri titini con un Tricolore listato a lutto e osservando un’ora di silenzio. Inoltre, a partire dalle 12, il Giorno del ricordo sarà celebrato anche su Rbn, la web radio del movimento, con un lungo speciale fatto di interviste, musica e letture. ''CasaPound come ogni anno scende in piazza con il Tricolore: in tutta Italia le nostre, come sempre, non saranno iniziative di parte ma manifestazioni di popolo, aperte a tutti coloro che, oggi come ieri, si ribellano a dogmi e verità precostituite e rivendicano con fierezza il loro essere italiani - si legge in una nota - Di fronte a chi vorrebbe ridurre il nostro paese all'ombra di se stesso, a chi ci vuole umiliati, svenduti, ridimensionati a 'espressione geografica' o a parco giochi del resto del mondo, tenere viva la memoria di una tragedia nazionale così a lungo nascosta e mistificata, ricordare quella feroce pulizia etnica e l'esodo forzato di centinaia di migliaia di italiani da Istria, Fiume e Dalmazia, vuol dire in primo luogo riappropriarsi di quell'orgoglio nazionale che una classe politica impotente e asservita, e il caso marò ce lo insegna, tenta più o meno consapevolmente di cancellare ogni giorno’'.

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