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domenica 29 giugno 2014

SPOLETO: CasaPound Italia approda in città.

Spoleto, 29 Giugno - Primi passi del movimento politico CasaPound Italia in città, con i nuovi militanti che, supportati da ragazzi provenienti dai vari nuclei regionali, hanno organizzato un gazebo informativo sulle proposte che Cpi presenterà prossimamente anche a Spoleto. Particolare importanza è stata data alla proposta popolare di modifica dei criteri di assegnazione delle Case Popolari, ideata da CasaPound per mettere in primo piano gli italiani e gli immigrati da almeno 10 anni nel territorio nazionale nei criteri di assegnazione dell’edilizia residenziale sociale. Molti i curiosi che si sono avvicinati al  gazebo, e molte le firme raccolte a sostegno della proposta di legge sulle case popolari.

“Spoleto si è dimostrata una piazza interessata a CasaPound Italia, e conta già numerosi simpatizzanti e militanti nel territorio. Ragione per la quale ci stiamo già muovendo in altre città, contattati da persone interessate all’apertura di nuovi nuclei”. Affermazione di Piergiorgio Bonomi, responsabile provinciale del movimento ed ex candidato a sindaco di Terni, presente al gazebo insieme a molti dei candidati della lista che a Terni ha ottenuto un buon risultato alle ultime elezioni Comunali.





Taricone: ‘Pietro vola libero’, striscioni a firma CasaPound per ricordarlo a 4 anni dalla morte.

Roma, 29 giugno – Striscioni in tutta Italia per ricordare Pietro Taricone nel quarto anniversario della morte. “Pietro, fratello nostro, vola libero!” la scritta spuntata nella notte su muri e cavalcavia di oltre 40 città dal nord al sud del Paese per iniziativa di CasaPound Italia e di Istinto rapace, il gruppo di paracadutismo sportivo che proprio Taricone aveva tenuto a battesimo nel 2010, pochi mesi prima dell'incidente di volo che gli è costato la vita. '“Pietro non c’è più ma vive ancora nel nostri cuori – sottolinea Cpi in una nota – E l’omaggio che abbiamo voluto tributargli anche quest’anno è un modo per ricordarlo a tutti coloro che lo hanno amato, non solo come attore, ma come uomo libero che non si è sottomesso alle regole spietate dello show business e come italiano sempre pronto a lottare per le proprie idee”.


La Foresta che Avanza presenta: "Vivisezione falsa scienza".

Terni, 28 Giugno - Si è tenuta oggi presso la sala rossa di Palazzo Gazzoli la conferenza dal titolo: “Vivisezione falsa scienza”.
L’evento, organizzato dal gruppo ecologista “La foresta che avanza”, ha visto la partecipazione di Jacopo Barbarito nelle vesti di moderatore, dei professori Bruno Fedi e Marco Mamone Capria, Giuseppe Moscatelli, responsabile dell’Enpa Terni e Riccardo Dozi e Diana L’Occaso, rispettivamente responsabile regionale e cittadino della Fca.
Presenti circa 90 uditori, nonché un folto numero di rappresentanti dell’Enpa, associazione con cui la Fca di Terni ha avuto molte collaborazioni tra cui la raccolta delle firme per il decreto comunale atto a impedire il transito dei circhi con animali all’interno del territorio comunale. Numerosi anche gli appartenenti alle altre associazioni animaliste del territorio ternano, come i volontari del canile di Montargento, dell’Oasi della natura e degli amici di Meri; partecipazione anche di molti giornalisti appartenenti alle testate locali e tv regionali.
“Obiettivo della conferenza - afferma Dozi - è stato spiegare come la vivisezione sia una pratica inutile oltre che crudele; ormai infatti sono a disposizione molteplici pratiche che potrebbero sostituirla, pratiche che permetterebbero di non utilizzare cavie da laboratorio. Questa è solo la prima di molte altre attività e manifestazioni che la Fca Terni, sempre in prima linea nel difendere gli animali e l’ambiente, ha in programma per sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo l’inutilità della vivisezione e di pratiche simili. Ricordiamo a chi vuole darci una mano, fare qualsiasi richiesta, denuncia, domanda o donazione, che la ‘Foresta che avanza’ di Terni ha sede in via F.Cesi 22, presso la Casa del Combattente al primo piano”.






sabato 28 giugno 2014

PERUGIA: Corso di disostruzione pediatrica alla sede di CasaPound.

Perugia, 28 Giugno - “Si e' svolto con successo il corso di disostruzione pediatrica presso il “Griffa”, la sede cittadina di CasaPound”. Lo afferma Antonio Ribecco, responsabile del nucleo perugino di Cpi, che aggiunge: “Il corso ha la finalità di diffondere la conoscenza delle manovre atte a prevenire le morti per soffocamento dovute a deglutizione o inalazione di corpo estraneo. Il nostro ambizioso obiettivo è quello di arrivare a più persone possibili, soprattutto quelle che vivono e lavorano accanto ai bambini, nelle case, ma anche negli asili nido, nelle scuole materne ed elementari, fornendo loro lo strumento formativo delle ‘manovre salva bimbi’, strumento che potrebbe veramente fare la differenza in questa tipologia di emergenze”.
“L’iniziativa - conclude Ribecco - si aggiunge alle altre che già stiamo portando avanti, come lo sportello del cittadino e gli aiuti alle famiglie in gravi difficoltà economiche; per questo dopo poco più di un mese dall’apertura, la nostra sede sta diventando punto di riferimento per il quartiere, a dispetto di chi la considerava invece una minaccia per la città”.



sabato 21 giugno 2014

FOLIGNO: CasaPound e la lotta alla mafia dal Fascismo ad oggi.

Foligno, 20 giugno - Si è svolta oggi presso la sezione di CasaPound Foligno in via delle Conce la conferenza sul tema: “Luky Luciano e i suoi figli. Lotta alla mafia dal Fascismo ad oggi". Relatore il professor Giuseppe Di Vita, teologo, poeta, docente, musico-terapeuta ed esperto di sistemi mafiosi.
“Due ore di conferenza molto intense - afferma una nota di Cpi Foligno - fatta di nozioni tecniche ma anche di esempi tratti dalla cronaca più recente, mescolati con abile efficacia e dialettica dal prof. Di Vita che ha illustrato in questo modo l'efficacia dei mezzi utilizzati nella lotta alla mafia dal prefetto Mori fino ai giorni nostri. La conferenza, che aveva lo scopo di far riflettere sull'importanza della lotta ad un sistema sempre più colliso con i poteri statali e finanziari, non ha visto la partecipazione del’’associazione ‘Libera’ che, seppur invitata, evidentemente non riteneva molto importante il tema trattato”.




lunedì 9 giugno 2014

CasaPound: “Gli insegnanti precari vogliono dignità".

Il movimento al fianco di una categoria che si sfoga e denuncia quello che sta accadendo.


Terni, 9 Giugno - “Si avvicina la fine delle lezioni scolastiche e per milioni di ragazzi arrivano le tanto agognate vacanze, così anche per i professori che finalmente potranno godersi il meritato riposo; purtroppo però, le favole moderne disattendono la tradizione, il mestiere del docente o aspirante tale non è di certo una favola”. Parole di un’insegnante precaria, che narra a CasaPound Terni le problematiche legate alla sua posizione. 

In una nota, che Piergiorgio Bonomi, responsabile di CasaPound Terni, ha divulgato come gesto di sostegno nei suoi confronti e di tutta la categoria, si legge: “Insegno da precaria da 7 anni e come tanti miei colleghi svolgo il mio lavoro con passione e dedizione. Vengo assunta, quando va bene, ad anno scolastico iniziato con contratti a tempo determinato e ‘fine avente diritto’, cioè  nella speranza che nessuno con più punteggio venga a reclamare il mio posto, e così contribuisco, seppure nell'incertezza, a far funzionare il sistema scuola. Da anni attendo di fare il salto di qualità, di avere la possibilità di arrivare all'abilitazione formale della mia professionalità attraverso un percorso che mi permetta, in tempo di crisi, di non dover rinunciare al mio lavoro e allo stipendio. Così quando a febbraio 2014 si è presentata l'occasione di iscrivermi al PAS (percorso abilitante speciale) riservato a docenti con almeno 3 anni di insegnamento alle spalle, non mi sono lasciata sfuggire l'occasione. Come da decreto dipartimentale n.45 del Miur, il PAS sarebbe dovuto partire con le lezioni  entro la seconda metà del mese di dicembre 2013 per concludersi entro la prima decade del mese di giugno 2014, permettendo l'abilitazione dei candidati entro la fine del mese di luglio dello stesso anno. Strano a dirsi, per un corso di un costo variabile, da ateneo ad ateneo, da 2200 euro a 3000, le università hanno rimandato il più possibile la partenza dei corsi definiti dagli stessi docenti universitari (informalmente) ‘una grande rottura di scatole per la quale non vengono pagati”. 

“In sintesi - prosegue la nota - l’Università di Perugia li ha attivati il 6 marzo obbligando i partecipanti ad iscriversi in 9 giorni lavorativi dalla presentazione del bando, ad un peregrinare continuo tra diverse facoltà dislocate in vari punti della città, a tentare di sdoppiarsi causa sovrapposizione delle ore di lezione, a ritmi massacranti visto che le lezioni erano ‘spalmate’ su ben 5 pomeriggi a settimana (lunedì-venerdì) non concentrando le lezioni nel fine settimana come suggerito dal Ministero, senza offrire neppure la possibilità di seguire on-line almeno parte del percorso. Il carico di lavoro, strano a dirsi, per ciò che riguarda l'ateneo umbro, che sempre si distingue per disorganizzazione e pressappochismo, ovviamente non è stato minimamente adeguato alla situazione ma strutturato semplicemente riciclando i percorsi TFA ma condensandoli in brevissimo tempo, cosa che ha reso la nostra vita di insegnanti-studenti-padri e madri, davvero un inferno. Io, come molti altri, ho viaggiato su e giù per la regione ogni giorno, studiato di notte per non togliere tempo e qualità al mio lavoro di insegnante ed ora, dopo 4 esami sostenuti col massimo dei voti, mi vedo declassare il valore del PAS. Soldi, fatica e tempo sprecati, buttati all'ortica perché si è deciso di favorire chi ha frequentato il TFA ordinario arrivando ad un divario di punteggio per le graduatorie di ben 36 punti pur avendo svolto la stessa mole di lavoro, nella  iniziale certezza di avere pari trattamento ad abilitazione conseguita. Siamo stanchi di essere sempre dimenticati, sviliti da istituzioni e persino dai sindacati che teoricamente dovrebbero sostenerci, e vogliamo solamente ciò che ci spetta, dignità”.

sabato 7 giugno 2014

Percorso verde di Villa Pitignano-Ponte Pattoli: il Comune lo abbandona, CasaPound lo ripulisce.

Perugia, 7 Giugno - “Il tanto sbandierato percorso verde che collega Ponte Pattoli a Villa Pitignano, inaugurato in pompa magna dal sindaco Boccali e dalla presidente della Regione Marini, è in completo stato di abbandono”. Lo afferma Antonio Ribecco, responsabile di CasaPound Perugia, che aggiunge: “Mentre in città si assiste a bitumature a tempo di record in determinati quanto privilegiati quartieri, la zona verde di Ponte Pattoli viene ormai trascurata nel modo più assoluto, tanto da far si che alcuni volontari si siano adoperati in questi giorni per ripulire la parte iniziale del percorso. Inutile comunque dilungarsi troppo sull’argomento, inutile stare ad ascoltare la solita tiritera dei soldi che non ci sono, se c’è volontà di fare le cose, si fanno, ed oggi insieme ad alcuni cittadini abbiamo ripulito la parte centrale del parco, quella più difficilmente raggiungibile dai mezzi; dimostrazione del fatto che senza finanziamenti pubblici e solo con opera di volontariato, si può fare molto”.






CASAPOUND: “Il malato non ha prezzo, basta tagli”.

Terni, 7 Giugno - Con uno striscione con scritto “Il malato non ha prezzo, basta tagli”, CasaPound Umbria torna a dare voce ai malati di SLA, che, come afferma il movimento, "si sono visti togliere l’assistenza domiciliare a causa di scelte scellerate messe in atto con poca equità dai vari distretti sanitari umbri, senza disposizioni chiare della Regione".
“A pagare sprechi e privilegi sono ancora una volta i soggetti deboli del nostro territorio - afferma Piergiorgio Bonomi, responsabile di CasaPound Terni - Ci stiamo occupando di questo problema da molto tempo, attraverso azioni e proposte concrete portate avanti a livello regionale, in cui richiediamo la modifica della legge sull'assistenza ai disabili. Questo, rappresenta un nuovo inizio di un percorso che effettueremo fianco a fianco con i malati di SLA e le varie associazioni a cui fanno capo, affinché siano tutelati e salvaguardati i loro diritti e vengano prese in considerazione le loro istanze”.


venerdì 6 giugno 2014

CasaPound sulla frana di Collevalenza-Selvarelle: "Mi nonno cò na pala avea già fatto"


Todi, 6 Giugno - “Mi’ Nonno co’ na pala avea già fatto”, è il goliardico striscione affisso dai militanti di CasaPound Todi nei pressi della frana che ha colpito tempo fa la strada che collega le frazioni di Collevalenza e Selvarelle. In una nota, Cpi spiega così l’azione: “Passa il tempo, si succedono critiche tra le parti politiche, ‘tafferugli vari’ tra esponenti di maggioranza ed opposizione, dati e numeri sbattuti sul tavolo da una parte e dall’altra, ma gira e rigira la frana è ancora li, ad impedire la normale viabilità di un’ importante strada di collegamento, che rimane tutt’ora chiusa. Non vogliamo di certo fare inutile polemica, sappiamo benissimo che il progetto ha subito modifiche che ne hanno ritardato la messa in opera, che si doveva aspettare il contributo economico della Regione e chi più ne ha più ne metta, il nostro vuole essere solo un modo scherzoso di riportare in auge una situazione che sembra essere stata accantonata in qualche angolo del dimenticatoio. E allora, visto che sicuramente qualcuno si sta impegnando anima e corpo per risolvere il problema, sarebbe il caso di fare il punto sulla situazione, perché il comune cittadino, quello che non legge il bollettino ufficiale, quello che non partecipa agli incontri con l’amministrazione, quello che non ha come amico un assessore a cui chiedere le cose, potrebbe pensare che la frana li ci resterà ancora a lungo, e che probabilmente suo nonno con una pala avrebbe già da tempo sistemato tutto”.