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venerdì 28 novembre 2014

CasaPound sui parchimetri: “Un dazio quotidiano che non risparmia nessuno"


Spoleto, 27 Novembre - “Ormai i comuni d’Italia effettuano studi sempre più approfonditi e singolari per battere cassa, ma il parchimetro resta il modo più diffuso per chiedere la questua”. Lo afferma una nota del nucleo spoletino di CasaPound Italia, che aggiunge: “Anche nella città del festival infatti, il parchimetro è tra i più onerosi: per sostare un’ora si arriva a spendere fino a 2 euro, ed anche le multe da pagare in caso si venga sorpresi col tagliando scaduto non sono da meno, visto che la sanzione è di ben 41 euro. Quindi, ad esempio, se si avesse la necessità di parcheggiare presso il nostro ospedale, dove c’è la certezza dell’orario d’arrivo ma non quello di uscita, si correrebbe il rischio di trovare una spiacevole sorpresa una volta tornati alla macchina. Tutto questo con il bene placido dei governanti locali, ed anche la domenica, visto che il dazio è dovuto pure nei giorni festivi. Ci chiediamo quindi, se arrivati a questo punto non sarebbe il caso di porre un freno a queste tariffe esagerate, e di limitarne il pagamento ai giorni feriali; ovviamente, sempre che ce ne sia la volontà da parte degli enti preposti”.


mercoledì 26 novembre 2014

Nulli (CasaPound): “Nostro regolamento per le case popolari copiato pari pari da chi prima lo riteneva incostituzionale"

26 Novembre - “E’ buffo notare che gli stessi che solo qualche mese fa ci tacciavano di essere anticostituzionali per voler ‘privilegiare’ gli italiani nelle graduatorie per l’assegnazione delle case popolari, criticando il nostro progetto di modifica del regolamento regionale dell’edilizia residenziale sociale, proprio oggi presentino un atto di indirizzo contenente proprio quelle modifiche, da noi ideate, che tanto odiavano”. Lo afferma Andrea Nulli, responsabile regionale di CasaPound Italia, che spiega: “Il 6 dicembre del 2013, dopo tanti casi di famiglie in emergenza abitativa che si rivolgevano alla nostre sezioni sparse per la regione, decidemmo di studiare i criteri di assegnazione contenuti nel regolamento regionale ater n.23 del 28.11.2003 che regola l’edilizia residenziale sociale, e ci rendemmo conto che nel corso degli ultimi anni, nel silenzio totale dei partiti di maggioranza, il termine ‘italiani’ era sparito dagli articoli di legge che regolano l’assegnazione. Studiammo quindi le modifiche da apportare per rendere il regolamento più equo, modifiche che si possono sintetizzare in questi punti fondamentali: Primo, condizione fondamentale per l’ingresso in graduatoria saranno innanzitutto la cittadinanza Italiana, che comporterà un punteggio aggiuntivo, o la cittadinanza di altro stato purché con possesso di regolare permesso di soggiorno, e residenza o attività lavorativa nel comune a cui si riferisce il bando da almeno 10 anni. Secondo, per garantire una ripartizione più equa degli alloggi tra cittadini italiani e cittadini di altro stato, l’assegnazione delle abitazioni a questi ultimi sarà in base alla loro incidenza percentuale sul territorio di residenza rispetto al resto della popolazione. Terzo, particolare importanza sarà data all’accertamento periodico dei requisiti dei beneficiari degli alloggi popolari, che sarà svolto con cadenza annuale”.
“Dopo la conferenza di presentazione del progetto all’hotel Garden di Terni nel dicembre del 2013 - aggiunge Nulli - avviammo subito la raccolta firme a sostegno delle modifiche al regolamento, e nel giro di 5 mesi ne raccogliemmo poco meno di 800. Ora, l’opposizione del comune di Terni a nome di Marco Cecconi presenta un progetto di modifica al regolamento Ater che in alcuni punti, quelli sopraelencati, è copiato pari pari da quello di CasaPound, da quello che ritenevano anticostituzionale perché voleva privilegiare gli italiani, da quello che sistematicamente snobbavano rifiutando qualsiasi tipo di partecipazione ai numerosi gazebo di raccolta firme fatti, il tutto senza interpellarci per sentire il nostro parere in merito, visto che ci siamo occupati della cosa per primi studiando il regolamento nei minimi dettagli, mentre loro, sotto diversi nomi politici, non hanno mai mosso un dito per l’emergenza abitativa da circa 20 anni”. 
“Comunque - conclude Nulli - su qualcosa non ci hanno copiato. Loro, infatti, dichiarano di volere prima i ‘ternani’ nelle case popolari, come se i narnesi o gli amerini non se lo meritino. Evidentemente il termine ‘italiani’ è per loro ancora troppo nazionalista da utilizzare, troppo difficile anche da copiare”.




sabato 22 novembre 2014

TODI: Nulli (CasaPound), “Arance gratis contro il carovita e per la tutela dei prodotti italiani”

Todi, 22 Novembre - Torna “Todi è”, il progetto di CasaPound Todi che sta toccando tutte le frazioni del territorio con lo scopo di raccogliere le problematiche segnalate dai cittadini, ed allo stesso tempo distribuire generi alimentari gratis “contro la crisi”, come recita lo striscione che li accompagna nelle loro uscite. Stavolta il banchetto itinerante del movimento si è fatto in due, piazzandosi contemporaneamente presso il mercato cittadino di Todi ed in piazza del popolo: in poche ore, distribuiti 150 Kg di arance. 

“Il coinvolgimento della gente è stato tale - afferma Andrea Nulli, responsabile del nucleo tuderte di Cpi - che abbiamo subito esaurito i primi 100 Kg, ed abbiamo dovuto prenderne delle altre. La scelta delle arance utilizzate non è stata ovviamente casuale: si tratta infatti di arance di Sicilia, prodotto di prima scelta che abbiamo deciso di regalare non solo come simbolo di lotta al caro-vita, ma anche per valorizzare e tutelare quei prodotti tipici italiani che sono fiore all’occhiello delle nostre terre ma troppo spesso messi da parte a favore di prodotti di importazione più economici; scegliere di consumare prodotti italiani non solo fa bene a noi stessi perché si tratta di prodotti salutari e di eccellenza,  ma contribuisce a ridare slancio alla nostra economia”.
“Visto il successo di tale iniziativa - conclude Nulli - sicuramente verrà ripetuta a breve, per dare la possibilità a più gente possibile di partecipare”.
 

 

venerdì 21 novembre 2014

Festa dell'albero, la Foresta che Avanza ne pianta uno in ogni città: “Il nostro verde contro il vostro grigio”

21 Novembre - Ancora una volta la Foresta che Avanza ha celebrato la festa dell'albero in tutt'Italia, sia piantando sia donando alberi nei paesi e nella città, dove operano i gruppi locali dell'associazione. Centinaia di alberi andranno ad abbellire i centri e le periferie della nostra Nazione e terranno accesa la fiaccola di questa ricorrenza che 90 anni fa venne istituita da chi volle sinceramente e profondamente bene all'Italia. “Come ogni anno abbiamo portato del verde nei nostri quartieri; come ogni anno abbiamo continuato la nostra lotta contro l'abbandono delle nostre città; come ogni anno abbiamo dilaniato il grigio in cui hanno sprofondato la nostra Nazione” Queste le parole di Alberto Mereu, responsabile nazionale dell'associazione ambientalista, il quale ha poi chiosato: ”Quest'anno più degli altri il nostro gesto è denso di significato: in questi giorni tutti parlano del degrado della nostre città, soprattutto delle periferie; i politici sfoggiano le loro pose contrite e poi si rifugiano al calduccio dei loro palazzi, lontano dai luoghi in cui vive la gente. Oggi più che mai il nostro verde è contro il loro grigiume. Oggi più che mai i militanti della Foresta che Avanza non parlano, bensì agiscono”. Oltre agli alberi gli attivisti del gruppo hanno affisso striscioni che accompagnavano l'azione con la scritta “Il nostro verde contro il vostro grigio”.

BUONA FESTA DELL’ALBERO





martedì 18 novembre 2014

TERNI: “Un asilo per tutti i bambini italiani esclusi dalle graduatorie". Partita la raccolta firme regionale di CasaPound.

Terni, 18 Novembre - E’ partita da Terni la raccolta firme di CasaPound Italia Umbria finalizzata a sostenere una proposta di legge popolare per garantire l'accesso agli asili ai bambini provenienti da famiglie italiane in difficoltà economica. “In meno di due ore - afferma Piergiorgio Bonomi, responsabile di CasaPound Terni - abbiamo raccolto 70 firme, con i cittadini che facevano la fila presso il nostro gazebo pur di firmare”. 

“In Umbria - afferma Andrea Nulli, coordinatore regionale di Cpi - solo il 53% dei comuni garantisce la copertura dei servizi socio-educativi destinati all’infanzia; a causa dei crescenti flussi migratori che hanno interessato la nostra regione negli ultimi anni, a far le spese di questa situazione sono in particolare le famiglie italiane. Gli asili pubblici infatti, non sono in grado di far fronte alle numerose richieste di iscrizione che ogni anno vengono presentate, con conseguente esclusione di bambini, soprattutto italiani, provenienti da nuclei familiari con grave disagio economico che non riescono ad ottenere punteggi sufficienti nelle graduatorie di ammissione. L’attuale crisi economica che attanaglia le nostre città poi, impedisce alle famiglie escluse di far fronte a questa situazione attraverso strutture private, che hanno rette mensili al di fuori dalla loro portata reddituale”.

“L’asilo però non è un lusso - aggiunge Nulli - è, al contrario, un diritto garantito dalla Convenzione Internazionale dei Diritti del Fanciullo ratificata dall’Italia il 27 maggio del 1991 (Art. 18). Per tali motivi, in attesa della realizzazione di nuove strutture pubbliche, CasaPound Italia Umbria propone come soluzione temporanea che i Comuni si facciano carico dei bambini esclusi dalle graduatorie, provenienti da famiglie con I.S.E.E. inferiore a 25.000,00 Euro, corrispondendo direttamente alla struttura privata ove saranno iscritti la differenza tra la retta comunale e quella prevista dalla struttura medesima. Questo anche attraverso la stipula di apposite convenzioni con il maggior numero di asili privati presenti sul territorio, e con una copertura finanziaria che può derivare da una migliore allocazione della spesa prevista per le politiche sociali, e da una riduzione degli sprechi sulle elargizioni pubbliche, basate più su logiche clientelari che su criteri di efficienza”.
 

 
 

domenica 16 novembre 2014

Striscione CasaPound a Ponte d'Oddi: "La nostra e' una critica al business dell'accoglienza"

Perugia, 13 Nov - "Dopo gli articoli apparsi sulla carta stampata in merito al nostro striscione posto fuori dall'ex caserma di Ponte d'Oddi "Immigrati coccolati, italiani abbandonati" intendiamo precisare - afferma il responsabile di CasaPound Perugia Antonio Ribecco in una nota - che la nostra critica e' rivolta in particolare al baraccone dell'accoglienza dei rifugiati."

Vogliamo infatti ricordare che le cooperative che gestiscono i rifugiati percepiscono lauti rimborsi dallo stato italiano per l'accoglienza e la gestione dei richiedenti asilo, che peraltro a quanto risulta dai dati ufficiali già nel 2011 vedevano accogliere la loro richiesta in percentuale inferiore al 40%.
Ci domandiamo dunque se questi soldi, soprattutto in un momento di crisi come questo, non possano essere invece utilizzati a favore dei cittadini italiani in grave difficolta' economica, ai quali viene sempre rispoto dalle Istituzioni che non vi sono fondi per aiutarli e che per questo motivo si rivolgono in misura sempre maggiore al nostro movimento."

"E' quello attuato nei confronti degli italiani - continua Ribecco - il vero razzismo a nostro giudizio. Prendiamo peraltro atto che la nostra protesta, per la quale abbiamo ricevuto plausi e consenso da parte di moltissimi abitanti del quartiere, non è piacuta invece ad alcuni politici locali, come ad esempio l'Onorevole Cardinali del Pd.
A voler essere maliziosi - conclude il responsabile di CasaPound - potremmo pensare che la preoccupazione della senatrice Cardinali e di altri politici locali sia anche legata al fatto che le cooperative che sul business dell'accoglienza prosperano sono spesso legate a doppio filo con il Partito Democratico e con la sinistra perugina".

venerdì 14 novembre 2014

Foligno: stop al racket dei posteggiatori abusivi, CasaPound raccoglie le firme sabato davanti all'ospedale.

Foligno, 14 novembre - Raccolta firme contro i posteggiatori abusivi sabato 15 novembre dalle ore 10 al parcheggio dell'ospedale San Giovanni Battista di Foligno. A promuoverla è CasaPound Italia, che scende nuovamente in campo contro gli sciacalli che estorcono soldi a chi va in ospedale per fare visita ai propri cari.
“Dalla nostra azione analoga di agosto ad oggi la situazione non è cambiata di una virgola - sottolinea Saverio Andreani, responsabile di CasaPound Foligno -  i parcheggiatori abusivi continuano a chiedere denaro in cambio dell’indicazione di un parcheggio libero, e a minacciare chi rifiuta di dare il contributo richiesto. Per questo CasaPound consegnerà al sindaco Mismetti le firme prese nella giornata di sabato, che si andranno ad aggiungere alle 600 già raccolte, chiedendo nuovamente un intervento urgente per far fronte a un racket che mette a serio rischio l’incolumità dei cittadini”.

domenica 9 novembre 2014

TERNI: Altro circo con animali in città, altra protesta della foresta che avanza.

Terni, 9 Novembre - Il gruppo ambientalista - animalista “La foresta che avanza” continua la sua lotta contro il circo con animali; stavolta a farne le spese è stato il circo acquatico che stanzia in questi giorni a vocabolo Staino. “Anche l’iniziativa di oggi ha avuto successo - afferma la Fca - Al sit in organizzato  nei pressi della biglietteria del circo erano presenti molte persone, tra cui rappresentanti delle altre associazioni animaliste del territorio. Molte le persone che grazie alla nostra protesta sono venute a conoscenza delle reali condizioni di vita degli animali usati negli spettacoli, e che poi hanno dato il loro contributo per la raccolta firme finalizzata ad impedire che circhi del genere stanzino di nuovo nel nostro territorio”. 




sabato 1 novembre 2014

CasaPound: “Disabili abbandonati, rifugiati coccolati. A Città di Castello è una sfortuna essere italiani".

Città di Castello, 1 Novembre - “Disabili abbandonati, rifugiati coccolati”. Questo il testo dello striscione presso il sit-in organizzato da CasaPound nel centro cittadino; presente anche un cittadino tifernate, rivoltosi al movimento in seguito ad una difficile situazione familiare che non ha ricevuto attenzione dagli enti preposti.
“Mentre in città continuano ad arrivare rifugiati grazie all'operazione Mare Nostrum - afferma CasaPound - alloggiati a nostre spese ed ai quali vengono pagati anche i corsi di italiano, il Comune di Città di Castello abbandona i suoi cittadini. Esempio di come questo stato scellerato accolga immigrati con ponti d'oro lasciando i suoi cittadini senza risorse, il signore in questione, che ha in famiglia tre disabili gravi con invalidità civile al 100% ed è senza lavoro, ha passato gli ultimi due anni tra incontri con Sindaco ed assistenti sociali, incontri che non hanno portato a nulla, visto che dopo svariati anni è ancora in attesa di una casa popolare. Solo promesse per lui, alternate alla classica scusa della mancanza di fondi; pertanto, chiediamo al Sindaco di Città di Castello un incontro urgente e risolutivo che possa in qualche modo sbloccare la situazione di un cittadino che evidentemente ha la grossa sfortuna di essere italiano.