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mercoledì 16 dicembre 2015

TERNI: CasaPound dona un sorriso ai bambini dell'Ospedale di Terni

Terni, 16 dic - Anche quest'anno, rinnovando una consuetudine che va avanti da 5 anni, CasaPound Italia Terni regala un sorriso a chi più ne ha bisogno per il periodo natalizio. "Grazie ai regali donati da iscritti e simpatizzanti, anche quest'anno abbiamo donato oltre 40 pacchi di giocattoli ai bambini del reparto di pediatria dell'Ospedale ‘S. Maria’ di Terni regalando un sorriso a chi è meno fortunato", afferma il responsabile del movimento, Piergiorgio Bonomi.
Che aggiunge: “Anche dopo Natale, l'opera di solidarietà sociale di CasaPound Italia non si fermerà e come nostra abitudine continueremo con la raccolta di vestiti ed il banco alimentare per le famiglie in difficoltà economica. Ricordiamo a chi volesse donare o contribuire che siamo in via Federico Cesi 22, aperti il lunedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 18 alle 20 , il mercoledì dalle 21.30 alle 23”.
 


 

domenica 25 ottobre 2015

CasaPound presenta a Terni il libro "Italia: risorgi, combatti, vinci!"

Terni, 24 ottobre - Si è tenuta oggi pomeriggio a Terni presso la Casa
del Combattente la presentazione del libro "Italia: risorgi, combatti,
vinci!" che raccoglie le testimonianze del tributo (conferenze, azioni
di ripulitura e valorizzazione dei monumenti ai caduti) con cui
CasaPound Italia ha voluto rendere onore al sacrificio degli italiani
nella prima guerra mondiale.

Ad introdurre gli interventi dei due relatori è stato Piergiorgio
Bonomi, responsabile provinciale di CasaPound Italia Terni, che ha
sottolineato l'importanza della presentazione del libro in un luogo
che testimonia, tramite reperti, foto e ricordi i moltissimi
concittadini ternani caduti per la Patria nella guerra del '15-'18.

In una sala gremita Andrea Lombardi, che ha contribuito insieme ad
Adriano Scianca e a Pierluigi Romeo di Colloredo agli scritti presenti
nel testo pubblicato da Aga Editrice, si è soffermato sugli aspetti
storici dello svolgimento del primo conflitto mondiale e su quelli più
profondi attinenti il significato del tributo di sangue dei soldati
italiani nelle trincee.

A seguire è intervenuto il responsabile del gruppo escursionistico de
"La Muvra", Ercole Marchionni, che ha raccontato delle emozionanti
esperienze vissute visitando le vette delle montagne che hanno
rappresentato lo scenario naturale delle cruente battaglie tra gli
eserciti italiani ed austro-ungarici e sono custodi del sacrificio di
moltissimi combattenti.


venerdì 23 ottobre 2015

CasaPound ricorda il patriota Corridoni nel centenario della morte con striscioni in 80 città.

Roma, 23 ott - “Tutto bisogna sacrificare, tutto bisogna osare”. È questa la citazione di Filippo Corridoni impressa negli striscioni che i militanti di CasaPound Italia hanno affisso in 80 città italiane per commemorare il centenario della morte del sindacalista.
Patriota e convinto interventista, partito volontario per il fronte allo scoppio della Grande Guerra benché malato di tisi, Corridoni si distinse al fronte per la totale dedizione all'Italia, che lo portò il 23 ottobre 1915 a cadere colpito dal fuoco nemico mentre assaltava la Trincea delle Frasche.
“Filippo Corridoni – spiega Cpi – è l'esempio di un uomo che seppe donare se stesso per fare la patria più grande, da ricordare in un'epoca in cui troppi preferiscono fare il contrario. Ma è anche l'esempio di un uomo che seppe coniugare nazione e lavoro: oggi che in Italia si fa largo una crescente voglia di sovranismo, è bene ricordare che la battaglia nazionale e la battaglia sociale vanno sempre combattute insieme”.





mercoledì 22 luglio 2015

"Lucra pro nobis " CasaPound risponde al parroco

“Lucra pro nobis”. Con questo messaggio chiaro e inequivocabile i militanti di CasaPound Italia Spoleto rispondono, provocazione su provocazione, a Don Gianfranco Formenton che recentemente è salito alla ribalta delle cronache nazionali grazie al suo invito ai "razzisti" ad allontanarsi dalla casa del Signore, dato che non erano bene accetti, citando anche un passo della Bibbia estrapolato ad hoc. A scatenare il tutto i disordini occorsi a seguito della dislocazione di decine di immigrati nelle periferie italiane e l'opposizione degli abitanti spesso degenerata in momenti di tensione con le forze dell'ordine. "Quanti immigrati ospiterà a casa sua Don Gianfranco?" si chiede Gianni Pascale, responsabile cittadino di CPI, "e quanti di tasca propria?". Per l'esponente di CasaPound, “fa presto il prete a puntare il dito e ad additare come 'razzisti' coloro che si oppongono al mercato degli schiavi e al business dei famosi 35 euro al giorno per ogni immigrato accolto. E fra gli enti che maggiormente speculano su questa povera gente, al fianco delle famigerate coop rosse (di cui anche Spoleto è ben fornita), ci sono anche le coop bianche e le associazioni cattoliche che intascano fior di milioni di euro per la gestione dei novelli schiavi ma si guardano bene dal collocarli nei monasteri, nei conventi o nelle sagrestie” Continua Pascale: “Ci vuole proprio un gran fegato a chiamare razzisti i membri dei comitati spontanei di difesa dei quartieri che altri non sono se non mamme, papà, disoccupati e pensionati che sono stati abbandonati dallo Stato, e spesso anche dalla Chiesa, in favore delle nuove, pregiate, pecorelle e a cacciarli dalla casa di Dio perché si oppongono, non all'accoglienza o alla solidarietà come concetto (squisitamente laico tra l'altro), ma alla discriminazione degli italiani in favore degli immigrati. È forse da razzisti chiedere che lo stato sociale sia prima dedicato ai cittadini italiani in difficoltà e poi a tutti gli altri? È da razzisti chiedere che si abbia cura prima di un pensionato che vive con poche centinaia di euro al mese, quando per l'ultimo venuto (spesso un robusto giovanotto in età da lavoro) se ne spendono quasi mille per poi farsi prendere in giro mentre fa un video con lo smartphone? È forse essere razzisti dire che è vergognoso che qualcuno si ingrassi sulla pelle dei migranti e su quella dei poveri italiani?”.

domenica 14 giugno 2015

SPOLETO: CasaPound ricorda l'eroe di guerra Giuseppe Goracci.



Spoleto 13 Giugno 2015. I militanti di Casapound Italia Spoleto hanno voluto rendere omaggio al loro concittadino, Sergente Maggiore Giuseppe Goracci che, esattamente 75 anni fa, sacrificava la sua vita in terra di Francia in modo eroico tanto da meritare la medaglia d’oro al valor militare.
Era il 13 giugno 1940 quando nei cieli di Hyères (Francia meridionale) il giovane secondo
pilota Goracci, a bordo del suo velivolo da bombardamento, pesantemente danneggiato dalla contraerea francese, mise in salvo il suo equipaggio assumendo il comando e riuscì in un atterraggio di fortuna in mare aperto salvando sia suoi commilitoni che la popolazione francese che,
senza il suo intervento, sarebbe caduta vittima dello schianto.
Dopo, e solo dopo aver salvato il salvabile pensò a paracadutarsi atterrando miracolosamente
illeso in un villaggio la cui popolazione, con una ferocia inenarrabile ed indegna, lo uccise a colpi di forcone.
É per questo che i militanti di CasaPound Italia hanno voluto porgere omaggio a uno Spoletino colpevolmente dimenticato dalle amministrazioni "democratiche" che, pur di non associare il proprio nome a quello di fascista, ne hanno cancellato negli anni anche la memoria, oltre alla via ad esso intitolata (attualmente via dei Gesuiti), tanto che a Spoleto, solo pochissime persone ne conoscono la storia!
Un concittadino che fu fulgido esempio di amore per la Patria, spirito di sacrificio,
altruismo e senso del dovere: tutte qualità che fanno di Giuseppe Goracci, spoletino e fascista, un esempio da seguire e non un qualcuno di cui vergognarsi.
Non c'è niente di meglio che riportare integralmente il testo della motivazione alla sua medaglia d'oro per descriverne la grandezza dell'uomo, del soldato e del cittadino.

"Sottufficiale secondo pilota di velivolo da bombardamento, durante un’azione su munita base nemica, nonostante le pessime condizioni atmosferiche e la forte reazione contraerea, coadiuvava validamente il comandante per portare sul nemico la più efficace offesa. Attaccato da soverchiante caccia avversaria, rimasto unico pilota valido al governo del velivolo, sosteneva a lungo e vigorosamente l’impari lotta riuscendo ad abbattere in fiamme un caccia assalitore, mentre a bordo del suo apparecchio, un motore s’incendiava, il motorista veniva ucciso, tutti gli altri compagni feriti. Tentava allora di ricondurre l’apparecchi o col suo carico di gloria e di morte verso il cielo della Patria. Tra le fiamme che ormai investivano la fusoliera, con stoica fermezza ordinava ai compagni feriti di agganciare il paracadute alla salma del camerata deceduto e di lanciarlo al suolo perchè il corpo glorioso non si consumasse nel rogo. Egli si lanciava per ultimo, dopo aver dato ai compagni di volo l’ordine di salvarsi. Ferito e ustionato gravemente, discendeva sulla terra di Francia, ove un’orda barbarica, alla quale opponeva le ultime disperate energie, dava alla sua fronte, a colpi di dava, la corona del martirio. Nell’attimo del trapasso il suo grido fu uno solo: Viva l’italia! Simbolo della fascista gente dell’italia Imperiale. Cielo di Hyères, 13 giugno 1940."




lunedì 25 maggio 2015

SPOLETO: CasaPound ripulisce il monumento ai caduti della Prima Guerra Mondiale a Scheggino.

Nel primo pomeriggio del 25 Maggio, alcuni militanti di CasaPound
Italia hanno ripulito e fatto della manutenzione ordinaria al
monumento ai caduti del 15/18 situato a Scheggino (PG) che versava in
pietose condizioni.

“È intollerabile – tuona Giovanni Pio Pascale, responsabile cittadino
di CPI – che i monumenti commemorativi a chi ha difeso la patria
dall'invasore straniero versino in queste condizioni ed è per questo che noi,
nell'ambito del progetto “15-18 Italiani in trincea” attivo su tutto il suolo
nazionale con lo scopo di far conoscere la storia della prima guerra
mondiale agli italiani, abbiamo deciso di rimboccarci le maniche e
prenderci cura del nostro patrimonio storico, di cui siamo
particolarmente orgogliosi”.
Durante l'esecuzione dei lavori sul monumento molti cittadini e gli stessi
operatori comunali hanno applaudito all'iniziativa a cui si sono aggiunti anche
i complimenti del Sindaco di Scheggino, raggiunta telefonicamente da
un suo collaboratore ed informata sull'opera di ripulitura.
“Speriamo – conclude Pascale – che a tutti questi complimenti seguano
anche dei concreti interventi di rivalutazione dei monumenti e delle
lapidi ai nostri eroi, partiti dalle dolci colline umbre 100 anni fa
ed andati a morire per scrivere i confini di questa Nazione sul
Piave, sul Carso, sull'Isonzo.”





domenica 12 aprile 2015

TERNI: La Foresta che Avanza di nuovo contro i circhi con animali.

Terni, 11 Aprile - Si è svolto oggi a vocabolo Staino un presidio organizzato dalla Foresta che Avanza Umbria per esprimere la contrarietà dell’associazione all’attendamento dei circhi con animali nel territorio. Alla manifestazione, tenutasi in prossimità della zona dove da giorni svolge la sua attività il circo di Moira Orfei, è stato distribuito materiale informativo alle persone che si recavano allo spettacolo circense.
“Molte le persone che si sono fermate ad ascoltarci e che hanno condiviso il nostro pensiero - afferma Riccardo Dozi, responsabile regionale della Fca - e molti anche i bimbi ai quali è stato consegnato un volantino pensato appositamente per loro”.
“E’ stato un grande successo - dice invece la vicepresidente della Fca Diana L’Occaso - peccato che alcuni responsabili di associazioni animaliste non abbiano voluto esporsi in prima persona nella protesta: queste manifestazioni dovrebbero essere trasversali e accorpare chiunque pensi che l’utilizzo di animali selvatici e non per spettacoli pubblici sia una pratica barbara e ormai anacronistica. Il bilancio della giornata è stato comunque più che positivo, e la speranza è che finalmente la raccolta firme per evitare l’attendamento dei circhi con animali operata dalla FCA giunga finalmente in consiglio comunale e venga approvata”.




giovedì 26 marzo 2015

La Foresta che Avanza: analisi dell'inquinamento ternano e contromisure per attenuarlo.

Terni, 26 Marzo - “Il regalo che una mamma non vorrebbe mai fare a un figlio sono le diossine, i metalli pesanti e le polveri sottili, sostanze che anche a distanza di anni dal loro assorbimento possono raggiungere il feto con possibili conseguenze sul bambino come obesità, diabete, asma, allergie, sottosviluppo dei polmoni, disfunzioni dell’apparato riproduttore, deficit neurologici, problemi psichiatrici e cancro. Basti pensare che l’autismo è passato dal dato del 1980 di 1:1500 al dato del 2014 di 1:65”. Lo afferma Diana L’Occaso, responsabile per Terni del gruppo ambientalista “La foresta che avanza”, in un testo che analizza i recenti risultati relativi all’inquinamento della conca ternana. 
“L’incenerimento - si legge - non risolve il problema dei rifiuti: gli inceneritori infatti sono grossi impianti concepiti solamente per ridurre il volume visibile dei  rifiuti, destinati poi comunque alla discarica, producendo ingenti quantità di ceneri, fumi e polveri che si riversano in atmosfera. Tra i principali prodotti di scarto molti sono dotati di azione tossica, mutagena e cancerogena come polveri fini e ultrafini, diossine, furani, ossidi di azoto, ossidi di zolfo, idrocarburi e metalli pesanti; tali sostanze esplicano i loro effetti nocivi per inalazione, contatto cutaneo e contaminazione alimentare, ed alcune di esse sono già state classificate dall’International Agency for the Research on Cancer (IARC) come cancerogeni certi, probabili e possibili per l’uomo. Da recenti studi che hanno considerato parametri quantitativi e qualitativi sull’esposizione a queste sostanze, risultano particolarmente importanti gli eccessi di esse nel complesso dei tumori, neoplasie polmonari, linfomi non Hodgkin, sarcomi dei tessuti molli e neoplasie infantili. Un recente studio condotto in Italia invece ha stimato che tra le donne residenti almeno 5 anni in aree esposte alla ricaduta di metalli pesanti ci sono rilevanti aumenti del rischio di morte per  tutte le cause (RR = 1.07- 1.17) e tutti i tumori (RR= 1.17- 1.54), per non parlare delle malattie cardiovascolari che hanno avuto un notevole aumento, dell’asma e delle allergie che in meno di un secolo sono aumentate dall’1% al 25-30%. Forse il dato più drammatico però è quello che riguarda i danni che queste sostanze possono recare appunto al feto, particolarmente vulnerabile alle condizioni atmosferiche e all’inquinamento, che può subire anche alterazioni a livello del DNA”. 
“E’ quindi indispensabile - aggiunge L'Occaso - che in sostituzione della combustione vengano usate pratiche come riduzione, recupero e riciclo. Non possiamo permettere che i nostri figli e nipoti paghino per la nostra noncuranza e ignavia; la Foresta che avanza sarà sempre in prima fila nel portare a conoscenza dei cittadini di Terni i dati relativi all’inquinamento,  informazioni che molto spesso vengono nascoste o quantomeno ridimensionate dalla nostra amministrazione comunale. Inoltre, proponiamo di prendere esempio dai paesi del nord Europa, dove si adotta la politica del riciclaggio al 100% e del riutilizzo dei prodotti ottenuti, di incentivare la vendita di prodotti sfusi, così da limitare l’uso di contenitori usa e getta  che intasano le nostre pattumiere, di promuovere l’uso di prodotti ottenuti da materie riciclate, e di mettere in atto campagne informative all’interno delle scuole per far crescere una coscienza ambientale e la cultura del riciclo”.

giovedì 19 marzo 2015

CasaPound: “Elce quartiere abbandonato. La Giunta comunale intervenga".

Perugia, 18 Marzo - “Dopo l’ennesimo furto con assalto al bancomat, ci facciamo portavoce del quartiere e diciamo basta”. Lo afferma il responsabile di CasaPound Perugia Antonio Ribecco, che aggiunge: “Da molti mesi il quartiere di Elce è abbandonato a se stesso ed i cittadini sono stufi. Furti a qualsiasi ora del giorno, spaccio che sta prendendo piede favorito da un degrado sempre più critico, impianti di illuminazione pubblica fatiscenti e non adeguati che favoriscono chi vuole delinquere. Tutto questo in un quartiere prettamente universitario che vista la presenza di numerosi studenti fuori sede dovrebbe invece essere la cartolina di presentazione della città. Auspichiamo che il sindaco Romizi incontri al più presto i cittadini del quartiere e si adoperi con le istituzioni preposte per ridargli lo smalto di un tempo, anche tenendo conto del fatto che le forze dell'ordine, pronte a militarizzare il quartiere in occasione dell'inaugurazione della nostra sede, sono invece assenti nelle occasioni in cui sarebbe realmente necessario il controllo del territorio".





venerdì 13 marzo 2015

Ragazzo sgozzato da clandestino ubriaco. CasaPound: "Ora basta. Domani nostro sit-in a Terni, difendere le nostre città è un dovere".

Terni, 13 Marzo - “Si può morire sgozzati senza motivo fuori da un locale del centro? Per di più per mano di un immigrato già espulso nel 2007 e rientrato in Italia con un barcone dalla Libia fornendo false generalità? Pare di si quando la città in questione è Terni”. E’ Andrea Nulli, responsabile regionale di CasaPound Italia a parlare, in merito alla notizia della tragica morte di David, un 27 enne ternano sgozzato da un marocchino ubriaco arrabbiato per essere stato allontanato dal locale in questione. “Una vita dedicata al lavoro e al volontariato - aggiunge Nulli - una persona esemplare. La seconda vita spezzata in poco tempo e l’undicesimo caso di violenza che riguarda la città, tutti episodi riconducibili ad immigrati; Terni non è più una città sicura e l’insicurezza che si vive è frutto di politiche scellerate sull’immigrazione, ormai senza controllo. Le opinioni possono essere contraddette, ma non i numeri: al carcere di Terni quasi il 55 % dei detenuti sono immigrati, molti clandestini, e gli ultimi episodi di omicidi, violenze e rapine sono al 90 % imputabili a loro. Il problema sicurezza è un problema legato con un filo doppio a questa immigrazione che, senza controllo e senza selezione, permette a tutti di entrare nel nostro paese, anche a chi si sente libero di girare per le vie del centro ed uccidere innocenti. Ovviamente la sinistra radical chic sarà subito pronta ad accusarci di strumentalizzazione, ne siamo consci perché per loro i numeri sono un’opinione. Noi invece, che non abbiamo paura di dire le cose come stanno, ribadiamo che senza controllo e certezza della pena il caso di David non sarà l’ultimo”. “CasaPound Italia - conclude Nulli - impegnata da tempo nella sensibilizzazione alla sicurezza, organizzerà a tale scopo un presidio nella giornata di domani, sabato 14 marzo, nei pressi del posto del tragico evento”.



lunedì 9 marzo 2015

SPOLETO: Un asilo per i bambini italiani esclusi dalle graduatorie, continua la raccolta firme di CasaPound.

Spoleto, 8 Marzo - Continua senza sosta anche a Spoleto la raccolta di firme che CasaPound sta portando avanti al fine di sostenere una proposta di legge popolare per garantire l'accesso agli asili ai bambini provenienti da famiglie italiane in difficoltà economica; al banchetto tenuto in Piazza della Libertà durante il giorno della festa della Donna, sono state raccolte altre 40 firme che si vanno ad aggiungere alle altre già raccolte. “È intollerabile - dice Gianni Pascale, responsabile cittadino di CasaPound - che molte famiglie italiane in difficoltà siano costrette a rivolgersi agli asili privati per i loro piccoli, nonostante abbiano i requisiti per l'accesso a quelli pubblici. La nostra proposta è tanto semplice quanto di immediata applicazione: tutte le famiglie italiane che hanno diritto ad un posto all'asilo pubblico per loro figlio ma che, a causa di criteri di assegnazione quanto meno discutibili, non riescono ad ottenerlo, corrisponderanno all'asilo privato al quale saranno costrette a rivolgersi la stessa quota che pagherebbero nella struttura pubblica, e sarà il comune a farsi carico della restante parte della retta. Tutto questo, in tempi di crisi e di milionari buchi di bilancio, sarà possibile attraverso la riduzione degli sprechi della macchina pubblica e tramite l’attuazione di una sinergia tra il comune stesso e le strutture educative; perché è inaccettabile che le conseguenze della mala-gestione, della politica basata più sulle conoscenze che sul merito e dell’incapacità degli amministratori presenti e passati, vadano a gravare sulle famiglie italiane e i loro bimbi, già pesantemente provate dalla situazione economica e sociale dei nostri tempi”. 




domenica 8 marzo 2015

PERUGIA: “Politica economica e sovranità monetaria, come agire sulle leve del potere".

Perugia, 8 Febbraio - ”Oltre 60 persone presenti alla conferenza sulle politiche economiche odierne e sulla sovranità monetaria, segno che oggi più che mai tematiche del genere sono sempre più all'attenzione della gente e necessarie per un riscatto nazionale della sovranità”. Lo afferma Antonio Ribecco, responsabile di Cpi Perugia, che aggiunge: "In un periodo in cui le politiche economiche delle nazioni vengono imposte dai soliti gruppi di potere che decidono le sorti delle nazioni e delle aziende pubbliche strategiche, sono state analizzate delle alternative valide per poter rilanciare l'economia italiana puntando proprio su queste ultime. Relatori della conferenza sono stati Filippo Burla, economista di Cpi, Alessandro Trinca, che ha esaminato e parlato della 'truffa', ovvero la crisi economica creata appositamente per lucrare sulla disperazione, e Marco Nicoletti, giornalista e scrittore perugino che ha parlato della sacralità e della storia della moneta portando testimonianze dirette su Ezra Pound. Moderatore della serata Cristiano Coccanari de ‘Il Primato Nazionale’.


giovedì 5 marzo 2015

CasaPound Terni a sostegno dei lavoratori dei call center K4UP e Overing.

Terni, 5 Febbraio - “CasaPound si schiera al fianco dei lavoratori del terzo call-center d'Italia, sia come sostegno morale, sia fornendo generi di prima necessità e materiali logistici per eventuali presidi da effettuare nei prossimi giorni di protesta”. Lo afferma Piergiorgio Bonomi, responsabile di Cpi Terni, dopo il sit-in tenuto insieme ad alcuni esponenti della Lega Nord a sostegno dei lavoratori dei call center K4UP e Overing, che sono al quinto giorno di sciopero in seguito alla notizia del licenziamento di circa 25 dipendenti della Ditta Overing. 

“La priorità - afferma Bonomi -  è quella di difendere i posti di lavoro di entrambi i call center, e indurre la dirigenza delle due aziende a mettersi in contatto con la Prefettura per arrivare ad avere certezze sul futuro dei dipendenti, che, da quanto ci dicono, devono ancora percepire lo stipendio dello scorso mese. CasaPound Terni metterà in moto tutti  i meccanismi possibili per aiutarli, auspicando allo stesso tempo un celere intervento del Prefetto”.



mercoledì 18 febbraio 2015

CASAPOUND: “Dalla Rete antifascista solo menzogne deliranti".


Terni, 18 Febbraio - “Evidentemente il nervosismo dovuto alla riuscitissima manifestazione di CasaPound Italia e ai successi ottenuti dal movimento a Terni comincia a farsi sentire, così dopo l’aggressione premeditata in cui un nostro iscritto è rimasto ferito, la rete antifascista ora si inventa fantomatiche minacce con i coltelli”. Lo afferma Piergiorgio Bonomi, responsabile del nucleo ternano di CasaPound, che aggiunge: “La realtà dei fatti è questa: dopo la manifestazione per le vittime delle Foibe un nostro iscritto e padre di famiglia si trovava con i suoi cinque figli a Piazza della Repubblica per far giocare i bimbi mascherati, quando è stato riconosciuto dallo stesso 'disturbatore' delle fiaccolata sorpreso a scattare fotografie per schedare i presenti, che lo ha chiamato in disparte, lo ha minacciato e gli ha dato un pugno. Un'aggressione in piena regola, avvenuta in pieno giorno e davanti alla moglie e ai figli piccoli, dalla quale il nostro tesserato si è legittimamente difeso. Subito dopo il nostro iscritto è andato all’ospedale dove si è fatto controllare la ferita, dichiarata guaribile in 5 giorni, e dove sono stati visitati anche la moglie ed i bambini, che erano in forte stato di shock per aver assistito alla scena".
“Nessun coltello quindi - conclude Bonomi - si tratta solamente dell’ennesima invenzione degli esponenti della rete antifascista per infangare l’immagine di CasaPound Italia, che, dal canto suo, continuerà a rispondere a queste falsità a suon di querele. Inoltre, chiederemo in consiglio comunale come sia possibile che una associazione che usa la pratica della violenza fisica e verbale, che non si fa scrupoli ad aggredire una persona davanti ai figli,  che oltraggia i morti delle foibe in barba alle leggi vigenti, che alza la tensione in città con minacce esplicite, possa usufruire del comodato ad uso gratuito di una struttura in Via Del Lanificio, struttura che invece potrebbe essere data ad altre associazioni socialmente utili che ad oggi pagano l’affitto altrove”.

lunedì 16 febbraio 2015

TERNI: Militanti di CasaPound aggrediti mentre ripulivano la targa delle vittime delle foibe.

Terni, 16 febbraio - “Il vero volto della rete antifascista è finalmente svelato. Coloro che in questi giorni hanno diffamato il nostro movimento con comunicati e volantini in cui si affermava che CasaPound rappresentava un rischio per la città di Terni, sono usciti allo scoperto; l’aggressione di questa notte nei nostri confronti dovrebbe far riflettere i cittadini su quale è il vero pericolo”. Lo afferma Piergiorgio Bonomi, responsabile di Cpi Terni, in merito ai fatti avvenuti intorno alle 24 di questa notte, quando circa 30 esponenti della rete antifascista ternana hanno teso un’imboscata ai militanti di CasaPound, presenti in via Vittime delle Foibe per ripulire la targa omonima imbrattata con la vernice pochi minuti prima.
“Fortunatamente non ci sono stati feriti gravi - aggiunge Bonomi - solo un nostro militante con un piede dolorante e la mia macchina presa a calci; l’arrivo sul posto della polizia ha fatto scappare a gambe levate gli aggressori, ma le cose sarebbero potute andare molto peggio, visto che loro erano in 30 e noi in 6. E’ ovvia la premeditazione dell’aggressione comunque, un vero e proprio agguato, visto che solo pochi minuti prima la targa dove nel pomeriggio avevamo posto una corona in memoria delle vittime delle foibe era stata imbrattata con la vernice e la corona gettata nella scarpata”.
“Aspettiamo ora le prese di posizione di quegli esponenti delle istituzioni che fino a oggi si sono sempre schierati al fianco dei militanti della rete antifascista ternana - continua Bonomi - di quegli 'antifascisti' che, autoproclamatisi difensori della 'libertà' della città, ci avevano additato come mistificatori che mascheravano le proprie malefatte dietro ad attività sociali, e che invece si sono rivelati loro stessi quello che pretendevano fossimo noi. Ora che le maschere sono cadute, vediamo quali azioni intraprenderanno le istituzioni nei confronti di chi ha oltraggiato (e non una volta sola) la memoria di tutti gli italiani in nome del più becero negazionismo. Nel frattempo non resteremo a guardare: il nostro lavoro per la città ed i cittadini che hanno bisogno di aiuto andrà avanti come sempre, alla luce del sole. Chi invece si muove nell’ombra, colpisce e poi fugge, neanche verrà preso in considerazione”.
 

domenica 15 febbraio 2015

CasaPound: “Noi gli unici a ricordare i martiri delle foibe".

Il movimento accusa le istituzioni di essere state assenti, e querela chi ha divulgato notizie diffamanti.

Terni, 15 Febbraio - “Come ogni anno CasaPound Italia Terni e' l'unica formazione politica che ricorda a Terni il dramma delle Foibe”. Lo afferma Piergiorgio Bonomi, responsabile cittadino di Cpi, nel giorno che conclude le celebrazioni per la giornata della memoria che CasaPound ha organizzato in tutta la regione. “Un silenzio istituzionale assordante - prosegue Bonomi - rotto dopo anni solamente dall’intitolazione di una via alle vittime delle Foibe di due anni fa, e poi il nulla. Gesto emblematico di tutto ciò sono state le bandiere affisse sulla facciata del comune, che per il 10 febbraio erano completamente alzate e solo dopo il mio intervento sono state portate a mezz’asta in segno di lutto e doveroso rispetto che si deve per onorare una giornata del genere. Così, la marcia solenne che CasaPound Italia Terni ha organizzato per il terzo anno consecutivo, marcia alla quale hanno partecipato circa 200 persone, rimane l’unico evento cittadino per la giornata della memoria; giornata sancita dalla legge n.92 del 30 marzo 2004 che, giusto per far sapere alle istituzioni ciò che già dovrebbero conoscere, afferma che ‘La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale Giorno del ricordo al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Nella giornata [...] sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende”.

“La nostra marcia - aggiunge Bonomi - terminata con la deposizione di una corona in via vittime delle Foibe, è stata una marcia silenziosa, senza simboli politici; solo fiaccole accese, bandiere dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, davanti ad un grande striscione con scritto ‘Onore ai martiri delle Foibe’. Tutto si è svolto tranquillamente, ci dispiace solamente che a Terni ci siano ancora individui che spendono parole false e vergognose in merito alla giornata del ricordo e CasaPound stessa. Ci dispiace anche che oltre a non organizzare celebrazioni per il 10 Febbraio, alcuni esponenti delle istituzioni si schierino apertamente con questi individui, ma tutto questo sarà solamente lavoro per i nostri legali:  se certa gente pensa di poter dire e scrivere quello che vuole passandola liscia, si sbaglia di grosso. Le querele per diffamazione sono il nostro pane quotidiano, ed i proventi di queste nostra fonte di sostentamento. Le associazioni ed i partiti facenti parte della rete antifascista ternana, grazie alle menzogne che cercano di divulgare tra la gente, diventeranno i nostri finanziatori più generosi”.


 

venerdì 13 febbraio 2015

Prima festa del tesseramento per La Foresta che Avanza, che diventa una Onlus.

Terni, 13 Febbraio - Si è svolta a Terni la prima festa del tesseramento per la neonata associazione Onlus “La Foresta Che Avanza Umbria”. Numerosi i partecipanti che hanno aderito all’iniziativa: “Siamo felici che ci sia stato un riscontro così favorevole da parte della gente - dice la vicepresidente Diana L’Occaso - la cosa ci fa ben sperare per tutti i nostri progetti futuri, come, tra gli altri, la richiesta di poter creare un cimitero per animali nella nostra regione e l’individuazione di una giornata di visita veterinaria gratuita annuale”.
Associazione che prima di diventare una onlus si è impegnata sul territorio occupandosi di benessere animale, la “Foresta che avanza” è stata promotrice della raccolta firme per impedire l’attendamento dei circhi con animali sul territorio regionale, e dei molteplici “banco animale” presso i negozi convenzionati, destinati alla raccolta di cibo per i canili e le strutture di accoglienza in difficoltà. L’associazione lavora anche per difendere l’ambiente e il verde, numerose sono infatti le denunce di discariche abusive e inquinamento, che hanno scaturito interventi di bonifica e la pulizia; è inoltre in prima fila per impedire che la E45 diventi un’autostrada”.
“La Foresta che avanza come onlus avrà una spinta in più - afferma il presidente Riccardo Dozi - per poter portare avanti in modo ancor più significativo le battaglie nelle quali in questi anni ci siamo impegnati e continuiamo ad impegnarci. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno dato una mano e che sono intervenuti alla festa, ed invitiamo chi volesse conoscere la nostra realtà a venirci a trovare in sede presso la casa del combattente a Terni”.




mercoledì 11 febbraio 2015

FOIBE: CasaPound Umbria in piazza con il tricolore per non dimenticare.

11 Febbraio - Anche quest’anno CasaPound Italia promuove una serie di iniziative per non dimenticare i martiri delle foibe. Fiaccolate e cortei silenziosi saranno organizzati da Cpi in tutta Italia; nella nostra regione, si è cominciato ieri con un'azione congiunta dei nuclei di Perugia, Foligno, Todi, Terni e Spoleto, che ha fatto apparire in queste città striscioni con scritto: "Onore ai Martiri delle Foibe”, volantinaggi davanti agli istituti scolastici da parte del Blocco Studentesco, e si terminerà con la fiaccolata prevista a Terni per il 15 Febbraio.
''CasaPound come ogni anno scende in piazza con il Tricolore: in tutta Italia le nostre, come sempre, non saranno iniziative di parte ma manifestazioni di popolo, aperte a tutti coloro che, oggi come ieri, si ribellano a dogmi e verità precostituite e rivendicano con fierezza il loro essere italiani - afferma Andrea Nulli, responsabile regionale di Cpi - Di fronte a chi vorrebbe ridurre il nostro paese all'ombra di se stesso, a chi ci vuole umiliati, svenduti, ridimensionati a 'espressione geografica' o a parco giochi del resto del mondo, tenere viva la memoria di una tragedia nazionale così a lungo nascosta e mistificata, ricordare quella feroce pulizia etnica e l'esodo forzato di centinaia di migliaia di italiani da Istria, Fiume e Dalmazia, vuol dire in primo luogo riappropriarsi di quell'orgoglio nazionale che una classe politica impotente e asservita, e il caso marò ce lo insegna, tenta più o meno consapevolmente di cancellare ogni giorno’'.
 




 



martedì 10 febbraio 2015

SPOLETO: “Un asilo per tutti i bambini italiani esclusi dalle graduatorie".

Spoleto, 10 febbraio - E’ partita anche a Spoleto la raccolta firme di CasaPound Italia finalizzata a sostenere una proposta di legge popolare per garantire l'accesso agli asili ai bambini provenienti da famiglie italiane in difficoltà economica. Al banchetto tenuto in piazza della libertà sono state raccolte nella mattinata oltre 40 firme. Gianni Pascale, responsabile locale di CasaPound, afferma: “Gli asili pubblici non sono in grado di far fronte alle numerose richieste di iscrizione che ogni anno vengono presentate, con conseguente esclusione di bambini soprattutto italiani, provenienti da nuclei familiari con grave disagio economico che non riescono ad ottenere punteggi sufficienti nelle graduatorie di ammissione. L’attuale crisi economica che attanaglia le nostre città poi, impedisce alle famiglie escluse di far fronte a questa situazione attraverso strutture private, che hanno rette mensili al di fuori dalla loro portata reddituale”. “L’asilo però non può essere un privilegio di pochi - continua  Pascale - ma un diritto garantito dalla Convenzione Internazionale dei Diritti del Fanciullo ratificata dall’Italia il 27 maggio del 1991 (Art. 18). Per tali motivi, in attesa della realizzazione di nuove strutture pubbliche, CasaPound Italia Umbria propone come soluzione temporanea che i Comuni si facciano carico dei bambini esclusi dalle graduatorie, provenienti da famiglie con I.S.E.E. inferiore a 25.000,00 euro, corrispondendo direttamente alla struttura privata ove saranno iscritti la differenza tra la retta comunale e quella prevista dalla struttura medesima. Questo anche attraverso la stipula di apposite convenzioni con il maggior numero di asili privati presenti sul territorio, e con una copertura finanziaria che può derivare da una migliore allocazione della spesa prevista per le politiche sociali, e da una riduzione degli sprechi sulle elargizioni pubbliche, basate più su logiche clientelari che su criteri di efficienza”.
 


domenica 1 febbraio 2015

CITTÀ DI CASTELLO, CasaPound in piazza: “Troppi Italiani discriminati nell'accesso ai servizi sociali”.

Città di Castello, 31 Gennaio - “Casa lavoro stato sociale, prima gli italiani”, è il testo dello striscione presente al presidio di CasaPound Italia, tenutosi nel pomeriggio di oggi in piazza Matteotti.
“Ci sono fin troppe famiglie tifernati con gravi problemi finanziari o familiari che vengono a chiederci aiuto - afferma Manuel Tacchini, responsabile del nucleo cittadino di Cpi - persone che non hanno un lavoro, soldi per pagare l'affitto o per i beni di prima necessità. Persone che dopo anni di incontri con il sindaco non hanno avuto benefici, abbandonati da un’amministrazione incapace di gestire la situazione ma capaci di spendere soldi in opere inutili come le colonnine per la ricarica delle auto elettriche. Un’amministrazione che non pensa ai giovani con nessuna opportunità di lavoro, alle aziende sempre più in crisi, ad un ospedale dove i tempi di attesa per una visita al pronto soccorso sono lunghissimi ed i posti di degenza sempre minori, al numero crescente di furti nella abitazioni sia in periferia che nel centro per la mancanza totale dei controlli delle forze dell'ordine, al garantire alle famiglie in difficoltà un diverso criterio di assegnazione delle case popolari”. 
“Per questo siamo qui - conclude Tacchini - per chiedere con fermezza al sindaco di occuparsi anche dei cittadini italiani; non chiediamo la luna, ma qualcosa che dovrebbe essere alquanto scontata”.