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mercoledì 18 febbraio 2015

CASAPOUND: “Dalla Rete antifascista solo menzogne deliranti".


Terni, 18 Febbraio - “Evidentemente il nervosismo dovuto alla riuscitissima manifestazione di CasaPound Italia e ai successi ottenuti dal movimento a Terni comincia a farsi sentire, così dopo l’aggressione premeditata in cui un nostro iscritto è rimasto ferito, la rete antifascista ora si inventa fantomatiche minacce con i coltelli”. Lo afferma Piergiorgio Bonomi, responsabile del nucleo ternano di CasaPound, che aggiunge: “La realtà dei fatti è questa: dopo la manifestazione per le vittime delle Foibe un nostro iscritto e padre di famiglia si trovava con i suoi cinque figli a Piazza della Repubblica per far giocare i bimbi mascherati, quando è stato riconosciuto dallo stesso 'disturbatore' delle fiaccolata sorpreso a scattare fotografie per schedare i presenti, che lo ha chiamato in disparte, lo ha minacciato e gli ha dato un pugno. Un'aggressione in piena regola, avvenuta in pieno giorno e davanti alla moglie e ai figli piccoli, dalla quale il nostro tesserato si è legittimamente difeso. Subito dopo il nostro iscritto è andato all’ospedale dove si è fatto controllare la ferita, dichiarata guaribile in 5 giorni, e dove sono stati visitati anche la moglie ed i bambini, che erano in forte stato di shock per aver assistito alla scena".
“Nessun coltello quindi - conclude Bonomi - si tratta solamente dell’ennesima invenzione degli esponenti della rete antifascista per infangare l’immagine di CasaPound Italia, che, dal canto suo, continuerà a rispondere a queste falsità a suon di querele. Inoltre, chiederemo in consiglio comunale come sia possibile che una associazione che usa la pratica della violenza fisica e verbale, che non si fa scrupoli ad aggredire una persona davanti ai figli,  che oltraggia i morti delle foibe in barba alle leggi vigenti, che alza la tensione in città con minacce esplicite, possa usufruire del comodato ad uso gratuito di una struttura in Via Del Lanificio, struttura che invece potrebbe essere data ad altre associazioni socialmente utili che ad oggi pagano l’affitto altrove”.

lunedì 16 febbraio 2015

TERNI: Militanti di CasaPound aggrediti mentre ripulivano la targa delle vittime delle foibe.

Terni, 16 febbraio - “Il vero volto della rete antifascista è finalmente svelato. Coloro che in questi giorni hanno diffamato il nostro movimento con comunicati e volantini in cui si affermava che CasaPound rappresentava un rischio per la città di Terni, sono usciti allo scoperto; l’aggressione di questa notte nei nostri confronti dovrebbe far riflettere i cittadini su quale è il vero pericolo”. Lo afferma Piergiorgio Bonomi, responsabile di Cpi Terni, in merito ai fatti avvenuti intorno alle 24 di questa notte, quando circa 30 esponenti della rete antifascista ternana hanno teso un’imboscata ai militanti di CasaPound, presenti in via Vittime delle Foibe per ripulire la targa omonima imbrattata con la vernice pochi minuti prima.
“Fortunatamente non ci sono stati feriti gravi - aggiunge Bonomi - solo un nostro militante con un piede dolorante e la mia macchina presa a calci; l’arrivo sul posto della polizia ha fatto scappare a gambe levate gli aggressori, ma le cose sarebbero potute andare molto peggio, visto che loro erano in 30 e noi in 6. E’ ovvia la premeditazione dell’aggressione comunque, un vero e proprio agguato, visto che solo pochi minuti prima la targa dove nel pomeriggio avevamo posto una corona in memoria delle vittime delle foibe era stata imbrattata con la vernice e la corona gettata nella scarpata”.
“Aspettiamo ora le prese di posizione di quegli esponenti delle istituzioni che fino a oggi si sono sempre schierati al fianco dei militanti della rete antifascista ternana - continua Bonomi - di quegli 'antifascisti' che, autoproclamatisi difensori della 'libertà' della città, ci avevano additato come mistificatori che mascheravano le proprie malefatte dietro ad attività sociali, e che invece si sono rivelati loro stessi quello che pretendevano fossimo noi. Ora che le maschere sono cadute, vediamo quali azioni intraprenderanno le istituzioni nei confronti di chi ha oltraggiato (e non una volta sola) la memoria di tutti gli italiani in nome del più becero negazionismo. Nel frattempo non resteremo a guardare: il nostro lavoro per la città ed i cittadini che hanno bisogno di aiuto andrà avanti come sempre, alla luce del sole. Chi invece si muove nell’ombra, colpisce e poi fugge, neanche verrà preso in considerazione”.
 

domenica 15 febbraio 2015

CasaPound: “Noi gli unici a ricordare i martiri delle foibe".

Il movimento accusa le istituzioni di essere state assenti, e querela chi ha divulgato notizie diffamanti.

Terni, 15 Febbraio - “Come ogni anno CasaPound Italia Terni e' l'unica formazione politica che ricorda a Terni il dramma delle Foibe”. Lo afferma Piergiorgio Bonomi, responsabile cittadino di Cpi, nel giorno che conclude le celebrazioni per la giornata della memoria che CasaPound ha organizzato in tutta la regione. “Un silenzio istituzionale assordante - prosegue Bonomi - rotto dopo anni solamente dall’intitolazione di una via alle vittime delle Foibe di due anni fa, e poi il nulla. Gesto emblematico di tutto ciò sono state le bandiere affisse sulla facciata del comune, che per il 10 febbraio erano completamente alzate e solo dopo il mio intervento sono state portate a mezz’asta in segno di lutto e doveroso rispetto che si deve per onorare una giornata del genere. Così, la marcia solenne che CasaPound Italia Terni ha organizzato per il terzo anno consecutivo, marcia alla quale hanno partecipato circa 200 persone, rimane l’unico evento cittadino per la giornata della memoria; giornata sancita dalla legge n.92 del 30 marzo 2004 che, giusto per far sapere alle istituzioni ciò che già dovrebbero conoscere, afferma che ‘La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale Giorno del ricordo al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale. Nella giornata [...] sono previste iniziative per diffondere la conoscenza dei tragici eventi presso i giovani delle scuole di ogni ordine e grado. È altresì favorita, da parte di istituzioni ed enti, la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti in modo da conservare la memoria di quelle vicende”.

“La nostra marcia - aggiunge Bonomi - terminata con la deposizione di una corona in via vittime delle Foibe, è stata una marcia silenziosa, senza simboli politici; solo fiaccole accese, bandiere dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, davanti ad un grande striscione con scritto ‘Onore ai martiri delle Foibe’. Tutto si è svolto tranquillamente, ci dispiace solamente che a Terni ci siano ancora individui che spendono parole false e vergognose in merito alla giornata del ricordo e CasaPound stessa. Ci dispiace anche che oltre a non organizzare celebrazioni per il 10 Febbraio, alcuni esponenti delle istituzioni si schierino apertamente con questi individui, ma tutto questo sarà solamente lavoro per i nostri legali:  se certa gente pensa di poter dire e scrivere quello che vuole passandola liscia, si sbaglia di grosso. Le querele per diffamazione sono il nostro pane quotidiano, ed i proventi di queste nostra fonte di sostentamento. Le associazioni ed i partiti facenti parte della rete antifascista ternana, grazie alle menzogne che cercano di divulgare tra la gente, diventeranno i nostri finanziatori più generosi”.


 

venerdì 13 febbraio 2015

Prima festa del tesseramento per La Foresta che Avanza, che diventa una Onlus.

Terni, 13 Febbraio - Si è svolta a Terni la prima festa del tesseramento per la neonata associazione Onlus “La Foresta Che Avanza Umbria”. Numerosi i partecipanti che hanno aderito all’iniziativa: “Siamo felici che ci sia stato un riscontro così favorevole da parte della gente - dice la vicepresidente Diana L’Occaso - la cosa ci fa ben sperare per tutti i nostri progetti futuri, come, tra gli altri, la richiesta di poter creare un cimitero per animali nella nostra regione e l’individuazione di una giornata di visita veterinaria gratuita annuale”.
Associazione che prima di diventare una onlus si è impegnata sul territorio occupandosi di benessere animale, la “Foresta che avanza” è stata promotrice della raccolta firme per impedire l’attendamento dei circhi con animali sul territorio regionale, e dei molteplici “banco animale” presso i negozi convenzionati, destinati alla raccolta di cibo per i canili e le strutture di accoglienza in difficoltà. L’associazione lavora anche per difendere l’ambiente e il verde, numerose sono infatti le denunce di discariche abusive e inquinamento, che hanno scaturito interventi di bonifica e la pulizia; è inoltre in prima fila per impedire che la E45 diventi un’autostrada”.
“La Foresta che avanza come onlus avrà una spinta in più - afferma il presidente Riccardo Dozi - per poter portare avanti in modo ancor più significativo le battaglie nelle quali in questi anni ci siamo impegnati e continuiamo ad impegnarci. Ringraziamo tutti coloro che ci hanno dato una mano e che sono intervenuti alla festa, ed invitiamo chi volesse conoscere la nostra realtà a venirci a trovare in sede presso la casa del combattente a Terni”.




mercoledì 11 febbraio 2015

FOIBE: CasaPound Umbria in piazza con il tricolore per non dimenticare.

11 Febbraio - Anche quest’anno CasaPound Italia promuove una serie di iniziative per non dimenticare i martiri delle foibe. Fiaccolate e cortei silenziosi saranno organizzati da Cpi in tutta Italia; nella nostra regione, si è cominciato ieri con un'azione congiunta dei nuclei di Perugia, Foligno, Todi, Terni e Spoleto, che ha fatto apparire in queste città striscioni con scritto: "Onore ai Martiri delle Foibe”, volantinaggi davanti agli istituti scolastici da parte del Blocco Studentesco, e si terminerà con la fiaccolata prevista a Terni per il 15 Febbraio.
''CasaPound come ogni anno scende in piazza con il Tricolore: in tutta Italia le nostre, come sempre, non saranno iniziative di parte ma manifestazioni di popolo, aperte a tutti coloro che, oggi come ieri, si ribellano a dogmi e verità precostituite e rivendicano con fierezza il loro essere italiani - afferma Andrea Nulli, responsabile regionale di Cpi - Di fronte a chi vorrebbe ridurre il nostro paese all'ombra di se stesso, a chi ci vuole umiliati, svenduti, ridimensionati a 'espressione geografica' o a parco giochi del resto del mondo, tenere viva la memoria di una tragedia nazionale così a lungo nascosta e mistificata, ricordare quella feroce pulizia etnica e l'esodo forzato di centinaia di migliaia di italiani da Istria, Fiume e Dalmazia, vuol dire in primo luogo riappropriarsi di quell'orgoglio nazionale che una classe politica impotente e asservita, e il caso marò ce lo insegna, tenta più o meno consapevolmente di cancellare ogni giorno’'.
 




 



martedì 10 febbraio 2015

SPOLETO: “Un asilo per tutti i bambini italiani esclusi dalle graduatorie".

Spoleto, 10 febbraio - E’ partita anche a Spoleto la raccolta firme di CasaPound Italia finalizzata a sostenere una proposta di legge popolare per garantire l'accesso agli asili ai bambini provenienti da famiglie italiane in difficoltà economica. Al banchetto tenuto in piazza della libertà sono state raccolte nella mattinata oltre 40 firme. Gianni Pascale, responsabile locale di CasaPound, afferma: “Gli asili pubblici non sono in grado di far fronte alle numerose richieste di iscrizione che ogni anno vengono presentate, con conseguente esclusione di bambini soprattutto italiani, provenienti da nuclei familiari con grave disagio economico che non riescono ad ottenere punteggi sufficienti nelle graduatorie di ammissione. L’attuale crisi economica che attanaglia le nostre città poi, impedisce alle famiglie escluse di far fronte a questa situazione attraverso strutture private, che hanno rette mensili al di fuori dalla loro portata reddituale”. “L’asilo però non può essere un privilegio di pochi - continua  Pascale - ma un diritto garantito dalla Convenzione Internazionale dei Diritti del Fanciullo ratificata dall’Italia il 27 maggio del 1991 (Art. 18). Per tali motivi, in attesa della realizzazione di nuove strutture pubbliche, CasaPound Italia Umbria propone come soluzione temporanea che i Comuni si facciano carico dei bambini esclusi dalle graduatorie, provenienti da famiglie con I.S.E.E. inferiore a 25.000,00 euro, corrispondendo direttamente alla struttura privata ove saranno iscritti la differenza tra la retta comunale e quella prevista dalla struttura medesima. Questo anche attraverso la stipula di apposite convenzioni con il maggior numero di asili privati presenti sul territorio, e con una copertura finanziaria che può derivare da una migliore allocazione della spesa prevista per le politiche sociali, e da una riduzione degli sprechi sulle elargizioni pubbliche, basate più su logiche clientelari che su criteri di efficienza”.
 


domenica 1 febbraio 2015

CITTÀ DI CASTELLO, CasaPound in piazza: “Troppi Italiani discriminati nell'accesso ai servizi sociali”.

Città di Castello, 31 Gennaio - “Casa lavoro stato sociale, prima gli italiani”, è il testo dello striscione presente al presidio di CasaPound Italia, tenutosi nel pomeriggio di oggi in piazza Matteotti.
“Ci sono fin troppe famiglie tifernati con gravi problemi finanziari o familiari che vengono a chiederci aiuto - afferma Manuel Tacchini, responsabile del nucleo cittadino di Cpi - persone che non hanno un lavoro, soldi per pagare l'affitto o per i beni di prima necessità. Persone che dopo anni di incontri con il sindaco non hanno avuto benefici, abbandonati da un’amministrazione incapace di gestire la situazione ma capaci di spendere soldi in opere inutili come le colonnine per la ricarica delle auto elettriche. Un’amministrazione che non pensa ai giovani con nessuna opportunità di lavoro, alle aziende sempre più in crisi, ad un ospedale dove i tempi di attesa per una visita al pronto soccorso sono lunghissimi ed i posti di degenza sempre minori, al numero crescente di furti nella abitazioni sia in periferia che nel centro per la mancanza totale dei controlli delle forze dell'ordine, al garantire alle famiglie in difficoltà un diverso criterio di assegnazione delle case popolari”. 
“Per questo siamo qui - conclude Tacchini - per chiedere con fermezza al sindaco di occuparsi anche dei cittadini italiani; non chiediamo la luna, ma qualcosa che dovrebbe essere alquanto scontata”.