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lunedì 16 febbraio 2015

TERNI: Militanti di CasaPound aggrediti mentre ripulivano la targa delle vittime delle foibe.

Terni, 16 febbraio - “Il vero volto della rete antifascista è finalmente svelato. Coloro che in questi giorni hanno diffamato il nostro movimento con comunicati e volantini in cui si affermava che CasaPound rappresentava un rischio per la città di Terni, sono usciti allo scoperto; l’aggressione di questa notte nei nostri confronti dovrebbe far riflettere i cittadini su quale è il vero pericolo”. Lo afferma Piergiorgio Bonomi, responsabile di Cpi Terni, in merito ai fatti avvenuti intorno alle 24 di questa notte, quando circa 30 esponenti della rete antifascista ternana hanno teso un’imboscata ai militanti di CasaPound, presenti in via Vittime delle Foibe per ripulire la targa omonima imbrattata con la vernice pochi minuti prima.
“Fortunatamente non ci sono stati feriti gravi - aggiunge Bonomi - solo un nostro militante con un piede dolorante e la mia macchina presa a calci; l’arrivo sul posto della polizia ha fatto scappare a gambe levate gli aggressori, ma le cose sarebbero potute andare molto peggio, visto che loro erano in 30 e noi in 6. E’ ovvia la premeditazione dell’aggressione comunque, un vero e proprio agguato, visto che solo pochi minuti prima la targa dove nel pomeriggio avevamo posto una corona in memoria delle vittime delle foibe era stata imbrattata con la vernice e la corona gettata nella scarpata”.
“Aspettiamo ora le prese di posizione di quegli esponenti delle istituzioni che fino a oggi si sono sempre schierati al fianco dei militanti della rete antifascista ternana - continua Bonomi - di quegli 'antifascisti' che, autoproclamatisi difensori della 'libertà' della città, ci avevano additato come mistificatori che mascheravano le proprie malefatte dietro ad attività sociali, e che invece si sono rivelati loro stessi quello che pretendevano fossimo noi. Ora che le maschere sono cadute, vediamo quali azioni intraprenderanno le istituzioni nei confronti di chi ha oltraggiato (e non una volta sola) la memoria di tutti gli italiani in nome del più becero negazionismo. Nel frattempo non resteremo a guardare: il nostro lavoro per la città ed i cittadini che hanno bisogno di aiuto andrà avanti come sempre, alla luce del sole. Chi invece si muove nell’ombra, colpisce e poi fugge, neanche verrà preso in considerazione”.
 

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